C’è aria di bufera in casa Amat. Il vertice in Prefettura tenuto oggi, 27 giugno, ha dato l’esito atteso da organizzazioni sindacali ed addetti ai lavori: negativi. Dopo il “no” arrivato dagli uffici del Controllo Analogo del Comune di Palermo, i quali hanno praticamente chiuso la porta all’intesa trovata fra lavoratori e managament di Amat, i sindacati hanno deciso di tirare dritto e di prendere una posizione diametralmente opposta da quella del presidente Giuseppe Mistretta. Fatto che avvicina inevitabilmente la convocazione di una nuova giornata di sciopero. E sarebbe la quarta da inizio anno.
A darne notizia sono le stesse organizzazioni sindacali, attraverso una nota inviata ai lavoratori dell’azienda di via Roccazzo.
“La seconda procedura di raffreddamento per la vertenza Amat non ha sortito alcunché”, hanno dichiarato in una nota congiunta gli esponenti di Cgil, Cisl, Uil, Orsa, Cobas e Cisal.
“L’ufficio di Prefettura rappresentato dal Dottor Barbera – hanno aggiunto –, viste e registrate le posizioni nettamente contrarie delle organizzazioni sindacali e ferme sul tenere aperta la vertenza, considerate le posizioni del presidente Mistretta e l’ancor più grave l’assenza dell’Amministrazione Comunale, ha pertanto chiuso la riunione negativamente. Nei prossimi giorni – concludono – comunicheremo la quarta azione di sciopero dei lavoratori dell’Amat”.
Da capire quale potrebbe essere la data dello sciopero. La presenza di un evento importante come il 400° Festino imporrà sicuramente un rinvio almeno a fine luglio. E’ chiaro però che i recenti problemi, manifestati proprio dalle organizzazioni sindacali, sulla carenza di mezzi e soprattutto di personale all’interno dell’officina di via Roccazzo, potrebbero rendere l’estate dei vertici di Amat decisamente rovente. E con essa, anche quella dell’Amministrazione Comunale.