Il primo stop è arrivato dalla Lega, che ha dato voce esplicita a perplessità rimaste per 48 ore inespresse. Il coordinatore cittadino della Lega, Nino Beninati ha alzato il freno a mano sulla candidatura di Maurizio Croce a sindaco di Messina per il centrodestra. “Non rientra nel perimetro di coalizione ed è un nome che non è stato proposto” ha spiegato Beninati con riferimento a Gianfranco Miccichè e Beppe Picciolo sponsor del dirigente regionale.
Adesso anche Elvira Amata, capogruppo Fd’I all’Ars alza il segnale di stop ricordando anzi d’aver fatto appello un mese fa ad una riunione di coalizione per “condividere un percorso volto all’elaborazione di un programma e alla individuazione del candidato sindaco di Messina, richiamando il centrodestra al dovere della lealtà nell’unità”.
Non solo l’incontro non c’è stato ma si sono registrate fughe in avanti con tanto di nome e cognome. “L’unità del centrodestra che apre a movimenti ed associazioni che possono condividere con noi un progetto politico – aggiunge Amata – deve essere la bussola per orientare le scelte e la chiave della vittoria di una coalizione che soltanto se divisa oggi può perdere. Queste fughe in avanti, con nomi buttati sul tappeto dal maggiorente di turno, non aiutano a fare sintesi ma servono solo a fare confusione e ad agevolare gli avversari. Ribadisco la necessità di un vertice di centrodestra che, senza pregiudizi, possa avviare un confronto sereno per individuare il miglior candidato da sostenere e che possa essere rappresentativo di una città che ha bisogno di riacquisire serietà e serenità”.