Dal 3 al 9 luglio Santa Maria dello Spasimo a Palermo ospiterà Art in Doc. La rassegna, che punta ad approfondire tematiche legate all’arte contemporanea, si inserisce fuori concorso nell’ambito della manifestazione Sole Luna Doc Film Festival. Iniziativa che, dal 2006, porta in scena il cinema del reale narrando storie appartenenti al presente e al passato, conosciute e sconosciute, attraverso la selezione di oltre 30 film-documentari d’autore provenienti da tutto il mondo, con l’obbiettivo di favorire l’incontro e l’avvicinamento tra popoli di culture differenti infondendo valori di comunicazione e solidarietà.
MARTEDI – 04.07
Santa Maria dello Spasimo, Giardino, ore 21
Anima Pietra – Sulle orme di Sarino Santamaria,di Ivana Stroscio, Mattia Trupia, Costanza La Bruna, Francesca La Bianca, Federica Bannò
Sarino Santamaria detto “U Zu’ Sarino” estrapolava le sue sculture dai blocchi di tufo estratti dalle cave di Favignana. Il documentario ne descrive la bizzarra personalità attraverso l’affettuoso ricordo degli abitanti dell’isola.
MERCOLEDI – 05.07
Santa Maria dello Spasimo, Navata Centrale, ore 21
JanFabre. Beyond the artist, di Giulio Boato
Artista visivo, regista, coreografo, scenografo, performer, JanFabre è uno degli artisti più discussi degli ultimi decenni. Il film è costruito attorno alle interviste allo stesso JanFabre, Georges Banu (critico teatrale), Vincent Baudriller (ex co-direttore del Festival d’Avignon), JanDekeyser (architetto del laboratorio/teatro di Fabre) e Rudolf Rach (editore di Fabre in Francia).
GIOVEDI – 06.07
Santa Maria dello Spasimo, Navata Centrale, ore 21.30
OusmaneSow, Le soleil en face, di Nicolas Herzog
Nell’intimità della casa di Dakar di OusmaneSow, la regista BéatriceSoulé ci racconta l’emozione di veder emergere dalla sabbia delle opere che sembrano passare dalla morte alla vita.
SABATO – 08.07
Santa Maria dello Spasimo, Giardino, ore 21
Tobia Scarpa. L’anima segreta delle cose, di Elia Romanelli
Il documentario nasce da una serie di visite a Tobia Scarpa; visite mattutine, visite pomeridiane. Cinque incontri in tre anni nei quali si assiste alla genesi degli oggetti, a quel processo che da qualche parola e qualche tratto di lapis su di un foglio, porta a qualche cosa di inedito, qualche cosa che entrerà nel mondo delle cose concrete, toccabili. Sullo sfondo un’improvvisazione musicale: con dei bambù del suo giardino, del metallo di risulta, un po’ di corda, Tobia Scarpa da vita ad un concerto minimo.