Se Nello Musumeci dovesse essere ricandidato alla Presidenza della Regione sarebbe decisivo per la vittoria del centrodestra. E’ quanto emerge dal sondaggio di Noto per Italpress. L’istituto di ricerca guidato da Antonio Noto ha chiesto a un campione di mille persone quali siano le proprie intenzioni di voto alle liste, e il 50,3% ha indicato il centrodestra, il 36,5% il centrosinistra; al 2% Italia Viva e Verdi-Europa Verde, all’1,5% Azione e Più Europa.
Il sondaggio fotografa un centrodestra in netto vantaggio sul centrosinistra alle prossime elezioni regionali, con una rilevanza decisiva della scelta del candidato presidente. E l’attuale governatore, Nello Musumeci, aggiungerebbe “valore” alla coalizione qualora dovesse ricandidarsi, con uno scarto leggermente superiore rispetto all’ex presidente del Senato Renato Schifani.
Da quanto emerge dal sondaggio, attualmente Musumeci e Schifani vincerebbero tutte le sfide con candidati del centrosinistra ipotetici per la Presidenza della Regione. Per quel che concerne il centrosinistra, Caterina Chinnici, parlamentare europeo sarebbe la più ‘forte della coalizione. A seguire Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Pd; Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture del M5S; e Claudio Fava, deputato dell’Assemblea regionale siciliana.
Il sondaggio ha testato anche i livelli di fiducia e conoscenza di alcuni leader siciliani di entrambi gli schieramenti. Maggiore fiducia ispira Chinnici, al 55%, seguita da Musumeci (51%) e da Schifani (50%). In quarta posizione Provenzano (40%). A seguire il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè (34%), Cancelleri (33%), Fava (32%), Nino Minardo, segretario regionale della Lega (30%), e il parlamentare europeo Raffaele Stancanelli (20%). Per quel che concerne il grado di conoscenza, in testa Musumeci (92%), poi Schifani (91%), seguiti con l’87% da Miccichè. Più distanti i leader del centrosinistra, con Fava (78%) che precede Chinnici (76%). Quindi Provenzano (42%) e Cancelleri (40%). Un chiarimento: il dato sulla fiducia è stato chiesto soltanto a chi ha dichiarato di conoscere i candidati. E’ evidente, quindi, che il fatto di avere una bassa conoscenza dei ‘papabili’ candidati non è certamente un buon punto di partenza per chi volesse davvero concretizzare la corsa a governatore. Se, invece, un candidato che è conosciuto, come Musumeci, riscuote buoni livelli di fiducia, buon per lui.
Passando alle intenzioni di voto alle liste, in testa c’è il Pd con il 17%, quindi Fratelli d’Italia e M5S con il 15% e Forza Italia con l’11%; seguono Diventerà Bellissima (9%) e Lega (8%), quindi Noi con l’Italia (3,5%), LeU (2,5%), Italia Viva e Verdi (entrambi al 2%), Azione e Più Europa (ciascuno all’1,5%) e Coraggio Italia (1%). Altri partiti di entrambi gli schieramenti totalizzano il 5%.
LE ELEZIONI POLITICHE
Anche se la scadenza naturale della legislatura è il 2023, nel sondaggio Noto c’è anche spazio per le elezioni politiche: le intenzioni di voto alle liste in Sicilia premiano Fratelli d’Italia con il 23%, seguito da M5S (20%) e Pd (18%). Sommando i voti dei partiti, il centrodestra raggiunge il 49%, il centrosinistra il 40,5%.
“Il centrodestra è significativamente più forte del centrosinistra, ma è anche vero che il centrodestra è più forte alle regionali che alle politiche – dice Antonio Noto all’Italpress –. E’ uno scarto minimo, ma importante. Parlando dei partiti, il M5S rispetto agli anni scorsi perde la metà dei consensi ma è un pò più forte alle politiche che alle regionali; il Pd è in incremento, sull’onda nazionale, rispetto a entrambe le consultazioni. E ha una buona performance Diventerà Bellissima, così come FdI, mentre è un pò più in difficoltà Forza Italia, che perde sia rispetto alle politiche che alle regionali”.
Parlando dei leader “che sono stati testati indipendentemente dalla loro volontà di candidarsi, alcuni portano il valore aggiunto, altri invece si ‘appiattiscono sulla loro coalizione: a destra – sottolinea Noto – è importante il risultato del presidente uscente Musumeci, che gode di una fiducia molto significativa, specie perché è stato già testato ‘sul campò. Anche Schifani raccoglie una percentuale di fiducia alta, ma leggermente inferiore rispetto a Musumeci. Gli altri candidati del centrodestra non sembrano in grado di raggiungere questi livelli; tra i leader del centrosinistra, la più forte è la Chinnici, che ha un livello di fiducia molto alto ed è quella che porta il maggior valore aggiunto alla sua coalizione. Segue Provenzano, gli altri sono intorno al 30-32%”.