Tredicimila vite salvate in un anno. In queste ore la ong Sos Mediterranee Italia sta festeggiando il suo primo anno di attività all’Arsenale della Marina Regia di Palermo. L’iniziativa si svolgerà fino al 19 febbraio. All’incontro sono presenti lo scrittore Daniel Pennac, la portavoce Unhcr Carlotta Sami e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “I migranti sono il capro espiatorio dell’Europa. Sos Mediterranee è l’onore dell’Europa e della Francia – ha detto Pennac – in un momento di totale regressione morale”. Per l’occasione è stata l’inaugurata la mostra “Aquarius”, scatti e videoinstallazioni di Marco Panzetti e Andrea Kunkl, unici due fotografi italiani imbarcati sino ad ora sulla nave di salvataggio della organizzazione umanitaria. Il lavoro di testimonianza e documentazione e’ stato presentato da Valeria Calandra, presidente di Sos Mediterranee Italia, nata nel febbraio del 2016 con l’obiettivo di salvare vite umane in mare: “Dopo il primo anno di attività, presentiamo alla città anche le prime iniziative per raccontare il dramma di chi scappa da Paesi in guerra o per sfuggire comunque alla fame e alla violenza. Possiamo cambiare il modo in cui guardiamo a profughi e migranti grazie alla conoscenza delle loro storie e delle violenze cui spesso sono esposti durante il viaggio migratorio. Questo è un altro punto irrinunciabile della nostra missione che dal suo avvio ha salvato piu’ di 13.000 vite strappate ad una sicura morte in mare”.
Nel 2016 sono morte nel Mediterraneo 5 mila 96 persone; nel 2017, nel solo mese di gennaio i morti o dispersi sono già 256 di cui 222 sulla rotta del Mediterraneo centrale. Sono alcuni dei dati dell’Unhcr presentati stamane. La Nave Aquarius ha salvato 8.755 vite e accolto a bordo più di 13 mila persone, in 64 operazioni di soccorso in mare. L’83% dei profughi salvati sono uomini; il 17% donne; i minori,invece, sono stati il 24% e di questi nell’84% dei casi erano non accompagnati.
Le operazioni di salvataggio portate a termine dalla nave Aquarius nei primi due mesi del 2017 sono state già 14 e hanno consentito il salvataggio di 1.628 persone, mentre sono state 195 quelle accolte a bordo e affidate alle cure del team di Sos Mediterranee e Msf. Acquarius, infatti, opera con a bordo tre team tra volontari, medici (da qualche tempo composta dai sanitari di Medici senza Frontiere) oltre all’equipaggio. I minori salvati sono stati 402, tra i quali 324 non accompagnati e 14 bambini di età inferiore ai 5 anni. La grande maggioranza dei profughi è risultata proveniente dall’Africa subsahariana: Eritrea, Sudan, Etiopia, Nigeria, Gambia, Guinea, Ghana, Mali, Costa d’Avorio, Senegal. Sono state soccorse anche imbarcazioni con a bordo profughi provenienti da Bangladesh, Siria, Tunisia, Libia e Palestina. Sos Mediterranee lo scorso 13 ottobre ha ricevuto il premio cittadino europeo 2016, assegnato dal Parlamento europeo; un altro riconoscimento(premio per la società civile), invece, è stato conferito il 15 dicembre dal comitato economico e sociale europeo.