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SOS Sicilia: il calcio siciliano è in crisi fra società nei guai e spending review forzata

mercoledì 5 Giugno 2019
Trapani calcio
Foto Fb "Trapani calcio"

Il calcio siciliano è in crisi. Lo dicono i fatti e lo sottolineano le dichiarazioni degli stessi addetti ai lavori. La necessità di mantenere un certo equilibrio economico – finanziario e la mancanza di liquidità spingono le società sportive siciliane  ad una politica di austerity e di spending review contraria agli investimenti necessaria per sviluppare un progetto sportivo vincente.

Partendo in ordine di categoria, il Palermo calcio è alla prese con la pianificazione della prossima stagione, dopo essere scampato al pericolo Serie C prospettato dalle aule giudiziarie della FIGC in primo grado. In casa rosanero cambierà molto, sia per esigenze di bilancio che per necessità tecnico – sportive. Il calciomercato non è ancora partito ma Mato Jajalo ha già salutato Boccadifalco, approdando all’Udinese con la firma di un triennale con la società friulana.

Cambio anche in panchina, con Delio Rossi che non ha trovato l’accordo con il management rosanero. Secondo quanto riferito ai microfoni di Gds da Salvatore Tuttolomondo, entro la fine di questa settimana si scoprirà il nome del prossimo allenatore rosanero.

Certamente da tale scelta si capirà molto delle prospettive e delle possibili ambizioni della nuova società, che avrà un primo banco di prova nella costruzione della prossima stagione. Si punterà molto sul blocco dei giovani palermitani, ma la Serie B è un campionato in cui l’esperienza e l’astuzia giocano un ruolo importante, imponendo quindi alla società di Viale del Fante investimenti seri se si vuol davvero puntare alla promozione nella prossima stagione.

I tifosi intanto aspettano, tra il serio e il faceto, fra la speranza di futuri successi e il dubbio di un altro buco nell’acqua. Il ripianamento del bilancio, alla luce anche della presenza del curatore nominato dal Tribunale di Palermo per tutelare gli interessi della società rosanero, impone prudenza e spending review. Non sarà facile quindi costruire una rosa competitiva.

Il caso più critico è sicuramente quello del Siracusa, che rischia sul serio di non iscriversi al prossimo campionato di Serie C. Film già visto nella città aretusea, ma che i tifosi e lo stesso presidente Giovanni Alì sperano di scongiurare. Attraverso i canali ufficiali della società siracusa, l’AD azzurro Nicola Santangelo ha così dipinto il quadro attuale della situazione: “Dopo settimane intense di trattative con molti imprenditori locali, ad oggi non abbiamo ricevuto nessun segnale concreto di partecipazione attraverso nuovi soci e Sponsor. Per quanto suddetto non possiamo affrontare la nuova stagione da soli, come è avvenuto per la stagione appena conclusa, e per tanto se la situazione rimane tale, ritengo che non ci siano le condizioni necessarie per poter continuare e quindi per iscrivere la squadra e tanto meno affrontare un campionato molto competitivo come quello del prossimo torneo. La terza serie nazionale deve essere un orgoglio per la città, la sua provincia, l’intero territorio. Serve un coinvolgimento totale, da parte di tutte le forze istituzionali, imprenditoriali e sportive, e quindi rimaniamo fiduciosi, sperando che possano arrivare segnali concreti e positivi per poter proseguire il percorso iniziato“. Il termine ultimo per completare le procedure per iscriversi al campionato è fissato per il 24 Giugno, data entro la quale il Siracusa calcio dovrà risolvere tutti i suoi problemi.

Non se la passano meglio i tifosi del Trapani, nonostante la finale play-off conquistata a spese del Catania. I tifosi granata infatti sono alle prese con la messa in mora della società da parte dei giocatori, i quali si dichiarano delusi dal comportamento della società trapanese che, a loro dire, non ha onorato gli impegni presi. Attraverso un comunicato emanato dall’AIC (Associazione Italiana Calciatori), i giocatori granata hanno messo nero su bianco la loro posizione: “Nel corso degli ultimi due mesi, l’attuale proprietà ha più volte disatteso le promesse relative al regolare pagamento delle retribuzioni. In particolare, sia verbalmente che a mezzo stampa, l’attuale Amministratore ci ha illuso con molteplici rassicurazioni in merito, che, alla prova dei fatti, hanno trovato solo tristi smentite. L’apice delle smentite, purtroppo, si è raggiunto nella giornata di venerdì 31 maggio – termine, peraltro, indicatoci dall’attuale proprietà per il pagamento delle retribuzioni del mese di marzo e aprile 2019 – allorquando, non senza disappunto, abbiamo potuto verificare come solo un piccolo gruppo dei componenti della rosa abbia ricevuto lo stipendio di marzo, rimanendo impagato per tutti quello di aprile. A questo punto, stante l’insostenibilità della situazione, tramite l’Assocalciatori, la squadra tutta ha formalmente messo in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute, nelle forme previste dall’art. 17 dell’Accordo Collettivo AIC – Lega Pro – FIGC.”. I calciatori hanno tenuto a precisare che scenderanno in campo  al massimo delle proprie possibilità, cercando di regalare ai propri tifosi la promozione in Serie B nella prossima doppia sfida promozione contro il Piacenza.ù

La società del Trapani Calcio, attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, ha così risposto al comunicato dell’AIC relativo alla messa in mora: ” Fin dal proprio insediamento, la Proprietà ha sempre ottemperato e rispettato tutte le scadenze federali in calendario, tra cui quella dello scorso 18 marzo. Relativamente alla messa in mora arrivata nella tarda mattinata del 3 giugno, nelle tempistiche e nella forma inspiegabili (la Società ha venti giorni di tempo per ottemperare al “lamentato”), si sottolinea che l’amministratore delegato del Trapani Calcio ha cominciato ad elargire gli emolumenti relativi al mese di marzo 2019 dal lunedì antecedente la doppia sfida play-off contro il Catania; attualmente solo sei calciatori professionisti della Prima Squadra non hanno ricevuto la retribuzione di marzo 2019 e le stesse saranno corrisposte a breve come comunicato venerdì scorso ai rappresentanti della squadra. L’Amministratore Delegato del Trapani Calcio si sta adoperando per anticipare il più possibile l’iter di iscrizione da rispettare entro il 24 giugno, secondo le attuali normative federali e avrebbe gradito il non prolungarsi di strumentalizzazioni rivolte esclusivamente a screditare continuamente questa Proprietà.“.

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