Il suo nome circolava già da giorni, era tra i papabili, sebbene indicata come sottosegretario al ministero del Sud. La messinese Matilde Siracusano, al suo secondo mandato, rieletta in Forza Italia, vede premiato il suo impegno, ed è stata nominata sottosegretario ai rapporti col Parlamento (ministero senza portafoglio).
Nel corso del primo mandato la parlamentare azzurra si è a lungo battuta per una serie di tematiche che riguardano la Sicilia, oltre alle criticità del sistema giustizia. Priorità al Ponte sullo Stretto (più di una volta ha battibeccato con il ministro Giovannini che sul tema ha fatto melina per non dire chiacchiere), ma un ruolo di primo piano Matilde Siracusano l’ha avuto nel portare all’attenzione del Parlamento la problematica delle baracche, portando a casa la legge sul risanamento. Sempre presente in Aula, pur essendo dal 2018 al 2022 al primo mandato non ha mai esitato ad essere battagliera nei numerosi interventi durante i governi Conte e poi con Draghi. Sicuramente un ruolo meritato quello di sottosegretario ma il governo Meloni, almeno per come sta muovendo i primi passi è inequivocabilmente a trazione nordista. La Sicilia che pure è stata un vero e proprio bacino di voti non si è visto adeguato riconoscimento nei ruoli chiave.
L’ex presidente Musumeci ha sì avuto un ministero pesante come quello al Sud, ma di fatto senza portafoglio e limitato da deleghe di altre ministeri. L’unica sottosegretaria siciliana è per l’appunto Matilde Siracusano ed anche in questo caso non certo in un ministero chiave. Non è un buon modo per iniziare.