Condividi
Messaggi e vocali che allarmano

Sparatoria a Monreale, minacce di “spedizioni punitive” e falsi allarmi sulle chat Whatsapp: cresce la paura a Palermo

lunedì 5 Maggio 2025

Messaggi e vocali che girano da giorni su WhatsApp parlano di possibili nuove sparatorie e di “spedizioni punitive” a Palermo, dopo la strage di Monreale, trasformando in un incubo il fine settimana, soprattutto dei genitori dei ragazzi che ricevono i messaggi inoltrati da telefonino a telefonino.

donna ricatto social pcDue episodi recenti testimoniano il clima teso che si respira: mercoledì 30 aprile, durante la fiaccolata a Monreale in memoria delle vittime della strage, si è diffusa tra la folla la voce di un’altra sparatoria in corso, gettando nel panico i partecipanti. Giorni dopo, un altro messaggio metteva in guardia dal transitare nella zona di via Cavour a Palermo, poi effettivamente presidiata dalle forze dell’ordine.

La diffusione di questi messaggi vocali e testi allarmistici tramite WhatsApp sta alimentando un clima di ansia collettiva a Palermo  che si propaga più rapidamente dei fatti reali. In una città già segnata da fragilità sociali e tensioni latenti, le chat si trasformano in canali paralleli di informazione, spesso incontrollata, dove l’emotività prevale sull’attendibilità.

E’ carica di tensione la voce della donna che avverte i suoi cari di non raggiungere via Cavour. L’episodio risale a sabato scorso: “Vedi che se ci sta andando qualcuno che conosci digli che non ci vanno – si sente nel vocale- succederà un bordello al centro. Stanno spargendo la voce che quelli dello Zen sono diretti verso il centro storico insieme ai ragazzi di Monreale per fare vendetta – poi aggiunge – Si stanno prendendo a colpi di pistola, non fare scendere nessuno”.

I messaggi passano da cellulari in cellulare e allarmano anche alcuni sacerdoti che hanno fatto una segnalazione alle forze dell’ordine.

La paura, amplificata dalla velocità della condivisione, penetra nelle famiglie, scuote i quartieri palermitani e genera reazioni a catena: genitori che vietano ai figli di uscire, giovani intimoriti, comunità in allarme. Si crea così una realtà percepita che può diventare più potente — e paralizzante — di quella concreta.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, Luca Sbardella tira dritto sulle Provinciali: “Una verifica di metà mandato della maggioranza Schifani” CLICCA PER IL VIDEO

Luca Sbardella è l’ospite della puntata numero 322 di Bar Sicilia. Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia, deputato alla Camera, commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.