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Un ponte tra Palermo e Lecce, un unico fil rouge: il linguaggio contemporaneo della street art e del visual che gli artisti coinvolti useranno per dialogare con i quartieri coinvolti, protagonisti indiscusssi.
E’ questo il concetto attorno al quale ruota il progetto “Sperone 167 – Per una comunità della cura”, che nasce dalla sinergia tra l’artista siciliano Igor Scalisi Palminteri, Afea Art & Rooms, struttura ricettiva ed incubatore artistico del capoluogo siciliano e l’artista salentino Chekos della 167/B Street, laboratorio urbano di Lecce.
Un progetto, “un’esperienza” come l’hanno definita gli attori coinvolti, che vedrà la realizzazione di due grandi interventi murali e due collaterali realizzati con i giovani dei quartieri, uno spettacolare evento di presentazione con l’opera di visual mapping curata da Odd Agency ed il documentario con la regia di Davide Currao, il tutto finanziato mediante una campagna di crowdfunding, che inizierà il 20 dicembre, nella seguente piattaforma: https://www.planbee.bz/it/progetti/dettaglio/158-sperone167-creativita-urbana-per-una-comunità-della-cura
L’Arte quindi, che diventa connettore tra due città, quella di Palermo e quella di Lecce, ma anche tra due periferie quella dello Sperone e quella della 167 della provincia salentina. Igor Scalisi Palminteri ed i ragazzi dello Sperone dialogheranno con il quartiere 167 di Lecce e Chekos, dal Salento si sposterà con altrettanti ragazzi a Palermo, allo Sperone.
Entrambi i gruppi porteranno in questi luoghi testimonianza dei rispettivi linguaggi artistici e della cultura dei propri territori. I ragazzi coinvolti nell’esperienza saranno segnalati dagli istituti comprensivi “Sperone Pertini” di Palermo e “G. Stomeo – P. Zimbalo” di Lecce.
La fase progettuale di “Sperone 167 “è stata scandita dalla nascita di un’alleanza eterogenea e creativa, costituita da varie realtà e singoli operatori culturali che hanno dimostrato estrema sensibilità verso lo spirito che anima l’esperienza; dal Main Partner CAPAROL agli Istituti Comprensivi ed alle varie realtà citate sopra oltre SHOT, CINNAMON, TRAVEL ON ART, 167/ B STREET, PARROCCHIA S.GIOVANNI BATTISTA, A CASA DI AMICI, MARIKA, LO STUDIOLO, ARÈA DI GIOVANNI LO VERSO, AL REVE’S, ECOMUSEO URBANO, BEYOND LAMPEDUSA, SARTORIA SOCIALE, DAY TOUR, L’ARTE DI CRESCERE ODV, GIULIA BRIGUGLIA, DARIO CASTIGLIONE e ROSA DI STEFANO; tutti certi che come cittadinanza bisogna prendersi cura dei luoghi in cui si vive, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della nostra vita.
“La Street Art è un linguaggio artistico che garantisce fruibilità da parte della collettività: le opere create con la comunità diventano patrimonio culturale integrante del territorio. Vi è anche la volontà della produzione di invertire quella tendenza diffusa di valorizzare le città partendo dal centro verso le periferie, certi che occorre ripensare nuove pratiche della cura delle urgenze e bisogni delle periferie abbandonando un atteggiamento salvifico calato dall’alto”.
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