Il Presidente dell’Ueci, Manuele Ilari, associazione presieduta in Sicilia da Eugenio Siviglia, scrive una lettera al consigliere di stato Giuseppe Chinè per sensibilizzare il governo riguardo all’emergenza cinema.
“Le scrivo per conto dei molti associati che a distanza di un anno dalla chiusura delle attività dello spettacolo, disposte per cautela e per imposizione dell’Autorità, ancora oggi non hanno potuto beneficiare dei fondi disposti per l’emergenza sanitaria. Mi riferisco ai decreti ristori del ex Ministro Gualtieri, poi stanziati definitivamente dal Ministro Franceschini, per il nostro comparto ma anche l’art 28 del piano straordinario ristrutturazione sale, riguardante l’anno 2017”, si legge nel testo della missiva.
“Come certo avrà appreso dalle cronache dei giornali, pochi giorni fa un imprenditore Veneto sempre del settore spettacolo, si è tolto la vita. La
disperazione per la mancanza di entrate o di ristori suppletivi si sta diffondendo di pari passo con i ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione”, recita ancora la lettera.
“Per evitare che possano ripetersi episodi così gravi, bisogna sbloccare immediatamente i suddetti ristori e previdenze, e porre fine all’odioso balletto di responsabilità fra il Mibact e Bankitalia (l’ultima notizia è che Bankitalia non può procedere ai pagamenti in quanto dalla Ragioneria dello Stato non arrivano le nuove autorizzazioni necessarie per procedere al pagamento). Anche dal gabinetto del Ministro Franceschini si imputano i ritardi alle criticità del Mef — Ragioneria dello Stato”, prosegue il testo.
“Abbiamo bisogno di tempi certi, ed oggi di sapere qual è l’anello debole di questa infinita filiera ed in particolare l’ente o l’Amministrazione con cui potersi interfacciare per dare risposte concrete agli iscritti, ed è per questo motivo che mi rivolgo a Lei fiducioso della Sua consueta schiettezza ed operosità” conclude la lettera.