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Spiaggia di Palma di Montechiaro piena di rifiuti, la denuncia di “Marevivo”

martedì 17 Dicembre 2019

Un bottino di rifiuti impensabile quello rinvenuto sulla spiaggia di Palma di Montechiaro (AG) nel corso della giornata ecologica del 7 dicembre promossa dall’associazione ambientalista Marevivo Onlus con gli studenti dell’Istituto superiore G. B. Odierna per fronteggiare l’inquinamento delle spiagge causato dagli ultimi alluvioni che hanno colpito l’Italia, dal Nord al Sud.

È stato un colpo al cuore per moltissimi italiani ritrovare le spiagge invase da milioni di rifiuti trascinati dai fiumi e dalle correnti, disastro che si aggiunge anche alle rovinose perdite provocate dalle inondazioni a danno di numerosi settori produttivi.

“Uno stato di crisi che preoccupa e muove le coscienze – afferma Fabio Galluzzo delegato Marevivo Sicilia – che spinge alla riflessione, ma anche al buon senso e all’impegno. Ecco perché ogni giorno siamo presenti sul campo con tante iniziative che coinvolgono giovani, insegnanti e famiglie per sensibilizzare tutti a nuovi modelli di vita, più equilibrati e responsabili, consapevoli che questi calamità ambientali sono originati da un sistema oramai sovvertito dal comportamento umano”

La giornata è frutto di un progetto di alternanza scuola-lavoro che Marevivo sta portando avanti con gli studenti dell’Istituto Superiore G. B. Odierna di Palma di Montechiaro e che prevede una sessione dedicata al campionamento e al monitoraggio del “beach litter”, utilizzando un protocollo finalizzato alla trasmissione dei dati ad un ente di ricerca che raccoglie ed analizza i risultati provenienti da tantissime località allo scopo di analizzare lo stato di salute del mare, trovare nuove misure d’intervento e ridurre l’impatto.

Il transetto di 100 metri installato sulla spiaggia di Marina di Palma di Montechiaro ha delimitato oltre 500 kg di rifiuti di ogni genere tra i quali predominavano i polimeri.  Gli studenti coinvolti e guidati da due esperti operatori di Marevivo, Marco Gagliano e Gerlando Siragusa, hanno raccolto, catalogato e pesato tutto quanto si trovava nel quadrato e con immenso stupore hanno verificato l’incredibile quantità di rifiuti presenti e soprattutto quanti di questi materiali rivestivano caratteristiche molto inquinanti e tempi di biodegradabilità lunghissimi.  Cento metri di spazio per centinaia di rifiuti, che ne deturpano bellezza ed equilibrio! Un’esperienza unica per i giovani studenti coinvolti, che hanno trasformato una giornata di pulizia in un momento di studio ed apprendimento sullo stato del mare, sull’incidenza dell’inquinamento e sulla necessità d’impegnarsi in prima persona nel rispettare l’ambiente.

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