La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, uno dei gioielli archeologici più importanti della Sicilia e patrimonio dell’UNESCO, sarà oggetto di un importante intervento di restauro. Grazie alla rimodulazione dei fondi, sollecitata dalla vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Luisa Lantieri e approvata dal presidente della Regione Renato Schifani, è stato firmato il decreto di 6.430.928,54 euro per il completamento dei lavori di recupero e per nuovi interventi strutturali.
Un tesoro archeologico unico al mondo
Situata alle porte di Piazza Armerina, la Villa Romana del Casale è un’imponente residenza tardo-imperiale, risalente al IV secolo d.C., celebre per i suoi mosaici pavimentali, tra i più estesi e meglio conservati dell’antichità romana. Il sito si compone di diverse aree, tra cui il peristilio monumentale, le terme, la basilica, la grande aula tricora e gli appartamenti privati, ognuno arricchito da straordinari mosaici che raffigurano scene mitologiche, di vita quotidiana e celebri rappresentazioni come le “ragazze in bikini” e la Grande Caccia, un ciclo musivo che descrive la cattura di animali esotici destinati ai giochi circensi di Roma.
Un finanziamento atteso da tempo
Lantieri ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando come queste somme fossero state precedentemente tolte e poi recuperate grazie all’intervento decisivo del presidente Schifani. “Questo è un sito di un’importanza indefinibile, non solo per la nostra provincia ma per tutta la Sicilia”, ha dichiarato.
Il finanziamento servirà per risolvere alcune criticità strutturali, tra cui problemi di infiltrazione che negli anni hanno messo a rischio la conservazione del sito. “Se non si interviene con urgenza, con il tempo rischiamo di perdere la Villa”, ha aggiunto la vicepresidente dell’Ars.
Un patrimonio da valorizzare al meglio
Se da un lato il restauro è fondamentale per la conservazione del sito, dall’altro resta aperta la questione del rilancio turistico. Per Lantieri, infatti, non basta intervenire sulle strutture, ma è necessario un vero piano di promozione.
“La nostra terra è bellissima, potremmo farla conoscere al mondo, ma la comunicazione non va. Non siamo capaci di attirare turisti. La Villa deve essere sponsorizzata con eventi di rilievo internazionale. Sono inutili quei concertini che attirano 50 persone. In altri Paesi si farebbe la fila per visitarla.”
Un nuovo approccio per l’entroterra siciliano
Secondo Lantieri, il problema non riguarda solo Piazza Armerina, ma tutta la Sicilia interna, che fatica a sviluppare un’industria turistica strutturata. “Le zone costiere hanno un vantaggio naturale, ma nell’entroterra serve una comunicazione diversa. Bisogna cambiare metodo, creare strategie mirate per rendere questi luoghi più attrattivi.”
Con questo finanziamento si compie un primo passo importante, ma la sfida resta quella di trasformare la Villa Romana del Casale in un vero motore turistico per la Sicilia, puntando su una promozione all’altezza del suo valore storico e culturale.