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La dichiarazione

Stipendi in ritardo, Filcams Cgil Palermo: “Un dramma per seicento famiglie”

giovedì 24 Agosto 2023
Il mancato pagamento degli stipendi per i dipendenti della società di vigilanza Ksm “è  ormai una regola che purtroppo va avanti da anni“.  A denunciarlo è la Filcams Cgil Palermo, che ha aperto la procedura di raffreddamento e conciliazione obbligatoria e scritto agli enti appaltanti.
Quello dell’irregolare pagamento delle retribuzioni da parte dell’Istituto di vigilanza è diventato un problema atavico, che ogni mese grava sull’economia familiare di lavoratrici e lavoratori dipendenti della Ksm.  Una situazione ormai insostenibile, che sembra riguardare anche i lavoratori delle altre province“, dichiarano il segretario generale della Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il responsabile del settore Manlio Mandalari.
Nonostante sia trascorso il periodo delle ferie, e siano state inoltrate varie comunicazioni dalla Filcams di Palermo per sollecitare  il pagamento della mensilità di luglio, la Ksm  non ha ancora proceduto alla regolare corresponsione delle retribuzioni. Di conseguenza, lavoratrici e lavoratori, insieme alle famiglie, non hanno potuto usufruire serenamente del loro periodo di riposo. Constatato  “l’assordante silenzio” dell’azienda ai vari solleciti, il 16 agosto la Filcams  ha diffidato l’azienda all’immediato pagamento delle retribuzioni a tutti i dipendenti impiegati sul territorio, “a prescindere dal servizio e dalla mansione svolta o dall’appalto per il quale garantiscono e svolgono con dedizione e competenza il loro lavoro quotidiano“.
E’ assolutamente inaudito che lavoratrici e lavoratori non abbiano la certezza del pagamento dei loro stipendi – sottolineano  Giuseppe Aiello e Manlio Mandalari – Le violazioni contrattuali durano purtroppo già da tempo. Già all’inizio del mese di agosto è stata inviata una comunicazione che denunciava la violazione contrattuale per il mancato adeguamento delle competenze della retribuzione del mese di giugno e della quattordicesima mensilità,  perché non sono stati erogati gli aumenti economici previsti dal rinnovo del Ccnl  di categoria dello scorso 30 maggio“.
 Inoltre la società risulta “inadempiente” per il mancato pagamento dei previsti permessi annuali di cui all’art. 84 del Ccnl  con la retribuzione di gennaio, ovvero il mancato pagamento dei corsi di formazione obbligatoria e di alcune specifiche indennità previste per gli addetti alla vigilanza in ambito aeroportuale, “ulteriore violazione contrattuale”.
 Ad oggi, non essendo pervenuta alcuna comunicazione sul pagamento delle retribuzioni, i due segretari della Filcams Cgil Palermo  hanno chiesto con una nota la convocazione dell’azienda davanti  al Prefetto di Palermo, auspicando “un celere e non più rinviabile intervento con il coinvolgimento delle committenze pubbliche e private, che possa essere risolutivo”.
 La questione dell’irregolare pagamento degli stipendi da parte di Ksm per la Filcams Cgil è ormai diventato un problema sociale,  dal momento che sul territorio siciliano coinvolge  circa 600 famiglie.
 “Un dramma sociale, ancora di più – aggiungono i segretari Filcams Aiello e Mandalari – in un momento di acuta crisi economica, con l’inflazione alle stelle, i rincari energetici, l’aumento dei prezzi dei beni di consumo e l’aumento dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile la cui diretta conseguenza è essenzialmente la perdita di potere di acquisto dei salari, che grava già sul personale dipendente di Ksm a causa dei reiterati ritardi“.
 La Filcams Cgil Palermo è costantemente al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, “motore pulsante dell’azienda, che non hanno mai fatto mancare l’impegno per lo svolgimento del loro servizio”  e proseguirà a vigilare sull’operato della società Ksm e sulla corretta applicazione e rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Considerata  la criticità della situazione, sarebbe necessario  il rispetto per  l’umanità del lavoro – aggiungono Aiello e Mandalari – Non si può pensare che l’azienda rivolga attenzione  solo agli equilibri finanziari e ai profitti e non anche al benessere dei propri dipendenti“.
In assenza di un esito positivo del tentativo di conciliazione richiesto al Prefetto, la Filcams procederà con le forme di mobilitazione necessarie fino a conclusione della vertenza, anche con il coinvolgimento degli enti appaltanti,  responsabili solidali (come previsto dalle normative sugli appalti pubblici e privati) con l’azienda aggiudicataria Ksm per le inadempienze retributive.
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