“L’apertura di un museo della memoria delle vittime e del contrasto alla mafia è una bella iniziativa, frutto della buona volontà della professoressa Falcone e del sindaco, e su questo la Regione ha assunto un impegno: fare in modo che il museo possa essere vivo e funzionare, così da consentire un’attività di visita e di riflessione tutto l’anno e non soltanto nelle date in cui ci riuniamo per commemorare gli eccidi dei giudici Falcone e Borsellino”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alle commemorazioni per il 31esimo anniversario della strage di Capaci svoltesi oggi fra Palazzo Jung e l’area allestita all’esterno dell’aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo.
“La mafia – ha aggiunto il governatore – si combatte nel segno dell’unità, che è coesione delle forze politiche e sociali, del volontariato e dei giovani, molto presenti oggi, che hanno impresso un cambiamento generazionale nella consapevolezza che la mafia è male e va contrastata con la crescita delle coscienze. Quella del museo – ha proseguito intervenendo dal palco – è una iniziativa importante e ho deciso di sottoporla al Parlamento siciliano. Non è solo una scelta del governo della Regione, perché sul contrasto alla mafia non ci si deve dividere. Il passaggio del progetto del museo in Assemblea regionale consentirà a tutti i partiti di dire la propria, di condividere, di sentirsi ugualmente responsabili e protagonisti. L’ho sempre detto, sia quando ero all’opposizione sia in maggioranza: mai fare regali alla mafia, la politica deve essere unita nel contrastarla, senza se e senza ma. Il governo regionale farà la sua parte, sono convinto che tutte le formazioni politiche aderiranno al mio appello”.
“Una celebrazione importante. Sono grato di essere qui da ministro dell’Interno, in un anno importante per la lotta alla mafia. Anche oggi c’è stata un’importante operazione che segna e insegna che, anche se la mafia ancora non è stata sconfitta, lo Stato c’è e farà tutti i percorsi che gli sono possibili“. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno
Matteo Piantedosi, a margine della cerimonia di commemorazione in occasione del 31esimo anniversario della strage di Capaci all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.