“Per i vermi violentatori di Catania, che hanno stuprato una turista, nessuno sconto: certezza della pena e castrazione chimica!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini intervenendo sul caso di violenza di gruppo contro una donna americana avvenuto a Catania.
Gli abusi sono stati commessi il 21 marzo scorso in un’auto dopo che la vittima era stata accompagnata a bere in locali della ‘movida’ della città e ripresi dai tre coi loro telefonini.
Il fermo è stato emesso ieri dalla Procura di Catania nei confronti di Roberto Mirabella, di 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19, e poi convalidato dal Gip che ha disposto per i tre la detenzione cautelare in carcere.
La vittima è una 19enne statunitense che da circa tre mesi era a Catania come babysitter in una famiglia. Adesso è già partita per gli Stati Uniti, dove ha raggiunto la madre e la sorella. Lo ha confermato il suo legale, l’avvocato Mirella Viscuso, che non ha avuto modo di parlare con la sua cliente perché “aveva già un biglietto aereo” per gli Usa.
La vittima della brutale aggressione era stata già stuprata nel suo Paese d’origine, conferma la penalista, come riportato nell’ordinanza cautelare emessa dal Gipi. È la vittima a mettere a verbale che, sintetizza il Gip, ha “subito altre volte abusi o comunque molestie sessuali”.
“Nei prossimi giorni – annuncia l’avvocato Mariella Viscuso – invierò una mail alla mia assistita per spiegarle come funziona il sistema giudiziario italiano. Dovrà ribadire la sua testimonianza o in un incidente probatorio, che cristallizza le prove, o tornare in Italia e testimoniare nel processo. Un’altra strada percorribile potrebbe essere una rogatoria internazionale. Vedremo”.
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