Chiede scusa “alle donne che amo, mi sento in colpa per aver sbagliato con le donne della mia vita, donne di moralità sana e principi cristiani, mi sento in colpa per aver tradito l’amore e la fiducia della mia fidanzata e, nonostante ciò ha creduto in me, mi sento in colpa con mia madre e mia sorella, per aver tradito il loro affetto”.
E’ il contenuto di una lettera resa nota nel corso dell’ultima udienza (il 9 settembre scorso ma la notizia si è appresa oggi in quanto il processo è a porte chiuse) da Cristian Maronia, accusato insieme ad altri sei giovani della violenza di gruppo al Foro Italico a Palermo lo scorso anno su una ragazza di 19 anni. Uno dei sette accusati, minorenne, è stato condannato in primo grado. Gli altri sei sono a processo davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Palermo presieduta da Roberto Murgia. “Sono stato additato – ha aggiunto – di non avere avuto pentimento, il mio pentimento è quello che ho appena descritto, ho tradito l’onestà delle donne che amo, il vero pentimento è dolore e, questo dolore a me non sta passando. Detto ciò, ho piena fiducia nella giustizia e, spero che sia fatta giustizia per tutte quelle vere vittime che subiscono giorno per giorno questi atti innominabili”.