Grazie ad un protocollo sottoscritto in sinergia tra gli uffici del SUAP e la Commissione consiliare delle attività produttive, di Palazzo delle Aquile, l‘iter di semplificazione per procedimenti amministrativi finalizzati ad ottenere il rilascio delle concessioni di occupazione del suolo pubblico attraverso la collocazione di dehors e tende solari in area riconosciute come aree di valenza monumentale, sarà molto più rapido e semplificato, così da venire incontro alle tante richieste pervenute da parte delle associazioni di categoria, durante le molteplici audizioni convocate dalla VI Commissione.
La semplificazione procedurale consiste nel concedere l’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico a tutte le attività di ristorazione e di food, derogando agli attuali regolamenti in materia che ne limitano la concessione. Nello specifico l’accordo prevede che le tipologie di dehors e di tende solari, conformi ai regolamenti comunali vigenti, nonché alle norme tecniche contenute nell’accordo stesso, non necessiteranno più di autorizzazione ex art. 21 del Codice dei Beni Culturali con riferimento alle aree ricadenti nel Centro Storico, nelle aree storiche definite da beni di valenza monumentale ed elevati flussi turistici e nelle ex ZTO “A2” di PRG “Tessuti Urbani Storici”.
La crisi nel settore commerciale, scaturita dell’emergenza sanitaria da Covid-19, a causa della quale sono state emanate nuove norme nazionali e regionali che hanno semplificato le procedure burocratiche pertinenti alle richieste relative alle occupazioni di suolo pubblico, e il perdurare dello stato pandemico impongono la definizione di ulteriori iter amministrativi semplificati al fine di consentire una più rapida ripresa delle attività produttive territoriali in difficoltà, attraverso la concessione del suolo pubblico a tutte le attività economiche ricadenti in aree pubbliche e private tutelate in quanto beni culturali, e perciò soggette a vincolo, da parte della soprintendenza.
L’obiettivo dell’accordo è quello velocizzare, e quindi sburocratizzare, l’azione degli uffici, per soddisfare le aspettative delle categorie commerciali vittime del devastante impatto che la pandemia ha generato con la conseguente chiusura dei locali e dell’azzeramento degli incassi. Pandemia Coivid-19 ancora in corso. L’auspicio è quello di porre in essere una sempre più proficua collaborazione volta alla semplificazione nelle attività di interesse comune tra l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Regionale BB.CC.AA.
E nell’intento di evitare ulteriori aggravi economici ai commercianti, l’adeguamento delle installazioni già esistenti alle prescrizioni del presente Accordo dovrà avere luogo entro 18 mesi dalla cessazione del periodo emergenziale.
Un accordo che sembra essere propositivo per il territorio metropolitano di Palermo, che ha come scopo quello di realizzare in tempi rapidi le procedure di attivazione delle domande semplificate di occupazione di suolo pubblico da parte di esercenti di attività commerciali che abbiano la necessità di allestire spazi esterni, ai propri locali.
Fipe Confcommercio Palermo ha chiesto al Comune di Palermo di adottare urgentemente una deroga al regolamento per la concessione del suolo pubblico, consentendo ai pubblici esercizi, quando la Sicilia tornerà in zona gialla, l’autorizzazione a utilizzare gli spazi esterni ai fini della somministrazione di cibi e bevande alla clientela nel rispetto del codice della strada, che è un elemento di sicurezza imprescindibile per tutti i cittadini di Palermo. Nella lettera, inviata al sindaco Orlando, agli assessori al ramo Martorana e Catania e ai componenti della Sesta Commissione, viene chiesta anche la proroga delle concessioni scadute fino al 31 dicembre 2022.
“È una deroga vitale per i pubblici esercizi – ha detto Antonio Cottone, presidente di Fipe Confcommercio Palermo – considerato che, con i protocolli Covid, si sono più che dimezzati i coperti all’interno dei locali e la somministrazione all’esterno riduce fino a un sesto i posti complessivi di un pubblico esercizio mentre rimangono invariati i costi fissi. Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza operare in sinergia col Comune di Palermo per mettere in campo tutte le azioni idonee a garantire la migliore ripresa delle attività che sono allo stremo dopo un anno e mezzo di pandemia”.
Considerate le ingenti perdite economiche delle imprese del settore, Fipe ha chiesto la possibilità di ottenere una concessione totalmente gratuita del suolo pubblico all’aperto e, ai fini di semplificare le procedure burocratiche, l‘autocertificazione in sostituzione della perizia asseverata.
“Ha poco da festeggiare il sindaco Orlando sulla semplificazione per il rilascio del suolo pubblico in aree riconosciute di valenza monumentale” ha esordito Igor Gelarda, il capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile.
“Da un lato l’Assessorato regionale ai Beni Culturali guidato da Alberto Samonà , targato Lega, semplifica le pratiche anche in aree dove ci vorrebbe un benestare specifico della stessa Soprintendenza, proprio per venire incontro ai ristoratori. E questo protocollo è frutto di un lavoro fatto dalla sesta commissione consiliare, quella che si occupa anche di attività produttive dove ben 4 consiglieri su 5 sono all’opposizione. Resta invece tutta da programmare la semplificazione vera e propria che il comune dovrebbe fare nei confronti delle attività commerciali. Su questo siamo ancora a zero o quasi”.
La semplificazione richiesta per il rilascio delle concessioni in questione consiste nella “semplice autocertificazione, al massimo con una perizia asseverata – ha spiegato Gelarda- Ma nessuna risposta ancora è stata data da parte del sindaco Orlando. E tra l’altro il comune in questo momento non può rilasciare l’autorizzazione al suolo pubblico sulle strisce blu, per via di un contenzioso tra Amat e la stessa amministrazione comunale”.
“In questo caso Orlando ha cercato di spacciare per suoi i meriti dell’assessorato ai beni culturali, mentre – conclude il consigliere leghista– poco o nulla ha fatto per quelle cose che sono di sua diretta competenza”.
“Bar, ristoranti e altri locali vanno messi in tempi brevissimi nelle condizioni di potere tornare a lavorare in sicurezza con tavoli e sedie all’aperto, il neo assessore alle Attività produttive Cettina Martorana avvii con urgenza un confronto in consiglio comunale sia per superare lo stallo fra Comune e Amat sui rimborsi degli spazi con strisce blu destinati a parcheggi a pagamento da poter cedere ai commercianti per collocare i dehors ma anche per risolvere il problema degli uffici del Suap che per la carenza di personale non riescono a smaltire il lavoro già in regime ordinario, figuriamoci con l’enorme mole di pratiche legate alle riaperture”, così ha dichiarato il consigliere comunale leghista Alessandro Anello, vicepresidente della sesta Commissione.
“E’ necessario che l’assessore tecnico nominato dal sindaco Orlando cambi passo perché i titolari di bar, ristoranti e altri locali non possono più aspettare. In commissione ho già sollecitato l’amministrazione chiedendo un’audizione del vice sindaco e assessore al Personale Fabio Giambrone per la ricomposizione immediata degli uffici del Suap rispetto alle risorse di cui è stato frettolosamente privato all’indomani delle dimissioni dell’assessore Piampiano”.
C’è poi la diatriba Comune-Amat sui rimborsi degli spazi destinati a parcheggi a pagamento che i commercianti potrebbero usare per i dehors. L’Amat ha detto al Comune di non essere in grado di quantificare una cifra, a differenza di Apcoa che già lo ha fatto. Per tale ragione, durante la conferenza dei capigruppo di questa mattina a Palazzo delle Aquile si è fatto un ragionamento: una proposta da mettere all’ordine del giorno del consiglio comunale che metta in moto gli uffici del Suap ed un ristoro quantificato nel 50 per cento della redditività massima di ogni singolo parcheggio, tranne che Amat non dovesse indicare un indice di redditività differente. Il tutto da accompagnare con una perizia asseverata dei titolari dei locali per velocizzare le procedure.
“Non c’è più tempo da perdere, i commercianti devono potere tornare a lavorare. A vivere”, ha concluso Anello.
Sull’accordo siglato tra Suap e soprintendenza dei beni culturali di Palermo, si è espresso anche Fabrizio Ferrandelli, responsabile nazionale lavoro e mezzogiorno di +Europa e capogruppo in Consiglio comunale di Palermo, ha sottolineato “Ottenere il rilascio di licenze, delle concessioni di occupazione del suolo pubblico in modo semplificato e rapido sarebbe la svolta che aspettiamo da tempo per il Comune di Palermo”.
Una pratica di buon senso, considerato che la pubblica amministrazione locale è carente di dotazione organica, di conseguenza lo svolgimento delle pratiche risulta essere rallentato proprio a causa di questa scarsità di personale.
“Siamo messi male, non abbiamo personale, non abbiamo un servizio online per rendere efficiente la macchina amministrativa, serve una macchina digitale che darebbe un grosso contributo a questa città e all’utenza, insomma pensare in digitale” ha detto Ferrandelli. E digitalizzazione delle procedure amministrative per attività produttive significa migliorare l’accesso in forma semplificata ai servizi della p.a. nell’interesse generale di cittadini ed imprese e l’operatività degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP), attraverso una gestione efficace ed efficiente del back-office, grazie anche ad appositi interventi migliorativi della capacità tecnica e gestionale della PA.
Accordo Comune Soprintendenza(firmato)