E’ stato approvato il nuovo decreto Aiuti, il primo targato Meloni.
Le manovre erano già state annunciate in parte dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante un intervenuto nell’audizione in Parlamento sulla Nadef. La nota di aggiornamento al documento di economia e finanza prevede 9 mld per la fine del 2022, altri 21 mld per il 2023 e 2,4 mld per il 2024.
Intanto alla Camera è stato anche il giorno della conversione in legge del decreto Aiuti ter. Il testo è stato approvato con 182 sì, 10 voti contrari e 85 astenuti. Passa ora al Senato per l’approvazione definitiva entro il 22 novembre.
Ma vediamo quali sono i punti principali del decreto Aiuti quater, il nuovo pacchetto da 9,1 miliardi.
CREDITI DI IMPOSTA E TAGLIO DELLE ACCISE
Si rinnovano i crediti d’imposta per le imprese, con aliquote potenziate al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW. Si estende anche al mese di dicembre la copertura sull’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Nel Dl Aiuti ter era prevista per i soli mesi di ottobre e novembre. Fino 31 dicembre 2022, quindi, prosegue il taglio delle accise su benzina, gasolio, GPL e gas naturale. Confermata anche il taglio al 5% dell’Iva sul gas. Le due misure complessivamente ammontano a circa 4,4 miliardi.
BOLLETTE A RATE PER LE IMPRESE
Per fronteggiare il caro bollette, al via anche la rateizzazione delle bollette per le imprese. La misura sarà finanziata attraverso un fondo del Mef, che passa da 2 a 5 miliardi, ed è destinata alle imprese residenti in Italia. La rateizzazione sarà possibile con un massimo di 36 rate mensili. La misura concede la possibilità di rateizzare gli importi “eccedenti l’importo medio contabilizzato” nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal “primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023” e fatturati entro il “31 dicembre 2023“. Il beneficio decadrà nel caso di due mancati pagamenti. È prevista la possibilità di ottenere la garanzia di Sace che verrà rilasciata “a condizione che l’impresa richiedente non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel corso degli anni nei quali si procede al riconoscimento della rateizzazione“.
PREMI AZIENDALI
I premi aziendali esclusi dalla tassazione passano da 600 a 3.000 euro. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3 mila euro.
TRIVELLE
Si va verso lo sblocco delle trivelle per l’estrazione del gas naturale. Nel testo sono previste nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette”. Le nuove concessioni possono essere rilasciate “limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi mc“.
Si prevede il rilascio di nuovi permessi per l’estrazione di idrocarburi posti “nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po“, purché a più di 9 miglia dalla costa.
POS
Incentivi anche per l’uso del Pos. Il decreto prevede lo stanziamento di 80 milioni di euro per il 2023, da destinare a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Il testo prevede un bonus fiscale “pari al 100 per cento della spesa sostenuta, per un massimo di euro 50 per ogni strumento e in ogni caso nel limite di spesa di euro 80 milioni per l’anno 2023“. L’agevolazione viene concessa “sotto forma di credito d’imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione“.
TETTO AL CONTANTE
Sale dagli attuali 2.000 a 5.000 euro il tetto all’uso del contante. E’ quanto si legge nell’articolo 6 del decreto, dove sono previste ‘Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento’, e dove si interviene sul decreto legislativo 21 novembre 2007. Grande passo indietro, dunque, rispetto all’attuale normativa che prevedeva il ribasso del tetto a mille euro dal 1° gennaio 2023.
SUPERBONUS
Detrazione al 90% e tutta una serie di nuove condizioni: così sarà modificato il Superbonus al 110%. L’agevolazione sarà confermata per gli immobili unifamiliari con un un limite di reddito, pari a 15mila euro, e variabile in base al quoziente familiare. Il superbonus si applicherà al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.
ALTRI PUNTI
Secondo quanto spiegano fonti del Mit, per gli autotrasportatori sono stati definiti i criteri per beneficiare dei 100 milioni di euro contro il caro carburanti. Saranno destinati solo alle imprese stabilmente nel nostro Paese.
Per quanto riguarda le infrastrutture, invece, è arrivato l’ok alla norma ‘sblocca-lavori’. La norma evita in tal modo di far decadere, da marzo 2023, alcuni progetti che interessano nodi strategici, come la Gronda di Genova.
Arriva anche l’esenzione dalla seconda rata Imu per cinema, teatri, sale concerti e tutti glia tri immobili del settore dello spettacolo. Si potrà usufruire dell’agevolazione solo nel caso in cui i proprietari siano anche gestori.
La manovra contiene anche l’esenzione dall’imposta di bollo per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.