“Niente tagli alla sanità nella Provincia di Messina, niente tagli all’emergenza-urgenza”. Doveva valere anche per l’auto medica di Taormina, e invece l’ennesima promessa da spergiuro del Governo Crocetta si è tramutata nella più amara e spietata delle beffe. L’inattesa“polpetta avvelenata” di fine legislatura si è materializzata a pochi giorni dalle elezioni regionali, quando valutazioni politiche e strategiche del genere sembravano destinate ad una fisiologica fase di stand by per passare poi nelle mani di chi prevarrà nella imminente contesa del 5 novembre.
L’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, ha deciso di cancellare l’auto medica, mezzo di soccorso avanzato che era stato istituito nel 2012 e che da allora sino alle scorse ore ha salvato numerose vite, di giovani e adulti, bambini e anziani, con interventi specialistici di prima assistenza su strada. Il sipario sull’auto medica a Taormina, un unicum nel panorama della sanità siciliana, è sceso dalla giornata appena trascorsa di mercoledì 1 novembre e proprio nella giornata della commemorazione dei defunti la capitale del turismo siciliano si è trovata a dire addio ad un’addizione quanto mai preziosa nel sistema di soccorso per le situazioni di criticità che si possono determinare da un momento o l’altro nel territorio. Ovvero quelle emergenze che l’auto medica può risolvere con le proprie peculiarità assistenziali, sia umane che strumentali, consentendo, anche di riflesso, che il paziente non debba quindi recarsi al Pronto Soccorso, dove a tutte le ore si registra un ampio flusso di utenti che spesso intasa quel reparto e crea lunghe attese.
L’auto medica disponeva di un medico anestesista rianimatore, un infermiere di area critica (formato all’emergenza) e di un autista soccorritore. L’equipaggio dell’auto medica di Taormina consentiva al paziente di poter usufruire di un automezzo considerabile una vera e propria postazione di rianimazione su ruote, dotata di apparecchi elettromedicali avanzati, con possibilità di operare, tra l’altro in telemedicina come per il referto a
distanza di un elettrocardiogramma. E’ servita a salvare, tra le altre altre cose, non pochi vacanzieri colti talvolta da malore nella stagione turistica in cui Taormina e Giardini, prima e seconda stazione turistica siciliana, fanno registrare presenze sul proprio territorio che non hanno eguali sul piano numerico in tutta la Sicilia: oltre 3 milioni di avventori se si conta che solo la Perla dello Ionio accoglie Un milione di pernottamenti e altrettante presenze non calcolabili sono quelle del cosiddetto “mordi e fuggi”, e Un milione di persone si trova a Naxos.
Secondo l’assessorato regionale, tuttavia, la motivazione che doveva determinare la cancellazione del servizio, e che nei fatti ha portato proprio a questo scenario, è la difficoltà evidenziatasi nella copertura dei turni degli anestesisti nei mesi estivi, quando i professionisti hanno anche loro diritto al godimento delle ferie. La beffa appare ancor più clamorosa dalle parti di Taormina se si pensa che di recente erano state raccolte 30 mila firme a difesa del 118 nell’intero territorio della Provincia di Messina e a seguito di questa iniziativa l’assessore Gucciardi aveva rassicurato che non ci sarebbe stato alcun taglio al sistema sanitario dell’emergenza-urgenza nel messinese. le cose sono andate ben diversamente e adesso non è difficile prevedere che stia per scattare una mobilitazione dedita a richiedere la riattivazione del servizio. La questione passerà dalle mani del futuro Presidente della Regione che verrà eletto domenica. Taormina rivuole la sua auto medica, il messaggio è forte e chiaro.