Il taglio ai vitalizi ci sarà ma a quanto pare sarà ‘soft‘. Sono 4 i testi presentati questa mattina in commissione Bilancio all’Ars, che dovrebbero essere discussi per trovare una ‘quadra’ in merito al taglio dei vitalizi. Il documento finale non sarà come quello di Camera e Senato. La tematica che scotta a Palazzo dei Normanni, potrebbe aumentare ancora la distanza degli orizzonti politici tra il governatore Nello Musumeci e il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
Proprio venerdì scorso il governatore ha scritto al leader di Forza Italia, chiedendo formalmente di calendarizzare a sala d’Ercole la legge sui tagli. Musumeci ha evidenziato nella missiva, i tagli dei finanziamenti – dai 40 ai 70 milioni di euro – in caso di mancata approvazione della legge da parte di Roma. “Lo sapete, per me i vitalizi possono essere eliminati già domani mattina, non è questo il problema” affermava Musumeci qualche giorno fa durante la seconda giornata di “Meridiano Sanità in Sicilia”.
Nessun problema da parte del Presidente, Miccichè che afferma: “La riforma dei vitalizi si farà. Arriveremo in tempo, entro fine anno, ed eviteremo qualsiasi sanzione statale”.
I vitalizi parlamentari sono delle rendite concesse sia a parlamentari che a consiglieri regionali nel momento in cui cessano la loro carica. La delibera – del governo romano – di abolizione dei vitalizi ha ricalcolato gli assegni sulla base del metodo contributivo. Questo ricalcolo sulla base di contributi versati, secondo vari esperti porterà in una prima fase, ad una riduzione dei costi di circa dai 30 ai 40 milioni di euro. Gli assegni potrebbero essere ridotti del 50% – 80%. Fissato anche un tetto massimo al fine di evitare che il ricalcolo del vitalizio già esistente possa trasformarsi in una pensione d’oro.
I firmatari dei testi presentati si suddividono tra: i deputati dei 5 stelle, l’onorevole Eleonora Lo Curto dell’Udc, i deputati Stefano Pellegrino e Antonello Cracolici del Pd e Nicola D’Agostino di Sicilia Futura ed infine un testo presentato dal capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò. La commissione valuterà gli emendamenti e farà una quadra sul disegno di legge da far approvare a Sala D’Ercole.
Sembrerebbe che tra il 5 e il 7 di novembre il testo potrebbe arrivare in Aula.
Pare che la “risultante”, sarà condivisa dal presidente dell’Ars Miccichè, il centro destra ed il Pd. Sarà un testo snello di pochi articoli in cui la percentuale e i coefficienti per il taglio dei vitalizi sarà inferiore rispetto a quello nazionale.
“Il taglio sui vitalizi del 50% è inaccettabile. Sarebbe un gioco al massacro. La Regione Siciliana riceverebbe troppi ricorsi. Non posso mandare all’ospizio ex deputati, o ex governatori, a cui verrebbe drasticamente ridimensionata la pensione. Sono convinto che, anche il governatore, qualora ricoprisse il mio ruolo la penserebbe allo stesso modo. Noi stiamo seguendo le linee guida del governo romano, ma facciamo un correttivo in merito a coefficienti e percentuali da applicare per i tagli”. Afferma ai microfoni de ilSicilia.it, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
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