La Corte d’Appello di Palermo, prima sezione penale, composta da Pietro Pellegrino (presidente), Mario Conte e Maria Luisa Cattina, ha assolto l’ex presidente di Rfi, Dario Lo Bosco e i funzionari del Corpo Forestale Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca con la formula “perché il fatto non sussiste”. In primo grado i tre imputati erano stati condannati rispettivamente a 4 anni e 6 mesi a 4 anni e due mesi.
L’inchiesta ruotava attorno a due distinte vicende che vedono protagonista l’imprenditore agrigentino Massimo Campione. Lo Bosco, secondo l’ipotesi dell’accusa, bocciata dalla Corte d’Appello, avrebbe ricevuto da Campione 58.650 euro per spingere Rfi ad acquistare un sensore per il monitoraggio dell’usura delle carrozze ferroviarie affittate a terzi.
Quattrocchi e Marranca invece, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero ricevuto complessivamente circa 250mila euro: in cambio avrebbero evitato intoppi nei lavori di ammodernamento della rete di radiocomunicazioni della Forestale che Campione si era aggiudicato, vincendo un appalto di 26 milioni bandito dal Corpo forestale.
Campione, titolare di una società di costruzioni, fu fermato, nel 2015, dalla polizia con una lista di nomi, con accanto delle cifre: una sorta di libro mastro delle tangenti.
L’imprenditore ha collaborato con gli inquirenti e poi ha chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali, misura che estingue il reato.