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La nota

Taormina, Corvaia: “Dichiarare il dissesto fu una scelta amara, ma inevitabile”

giovedì 14 Novembre 2024

Il consigliere Comunale di Taormina Nunzio Corvaia del gruppo consiliare “Rinascimento Taormina”, in una lunga nota stampa, ha voluto chiarire alcuni punti che riguardano la città in merito alla dichiarazione del dissesto finanziario.

“Nel pieno rispetto del diritto all’informazione dei cittadini, ho deciso di redigere la presente nota per la stampa, al fine di focalizzare l’attenzione su una vicenda che ha toccato da vicino ogni taorminese: il famigerato dissesto finanziario del Comune di Taormina. A dispetto di tutto quello che fino ad oggi si è sentito dire ed è stato esposto, credo sia arrivato il momento per analizzare correttamente e in modo veritiero quanto è avvenuto”.

“Ho rispettosamente atteso la conclusione del lavoro svolto in questi anni dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione per intervenire, essendo legittimato a farlo dal ruolo che ho avuto in questa vicenda di vitale importanza per la nostra città. Da assessore al bilancio dell’amministrazione Bolognari, ho seguito da vicino la procedura che ha portato alla “Dichiarazione del dissesto”: scelta amara ma inevitabile. Una “operazione chiarezza” più che doverosa nei confronti dei cittadini e quanto mai rispettosa della verità dei fatti. Questo vuole essere, con umiltà, il mio contributo nel cercare di agevolare la comprensione di quanto è avvenuto, ricostruendo fedelmente e in maniera asettica i fatti. Credo di conoscere bene sia le cause che hanno portato al dissesto che quanto è accaduto dopo l’avvio della procedura di dissesto, anche se durante la campagna elettorale del maggio 2023 e fino ai giorni scorsi sono state raccontate delle cose che non corrispondono a verità. Cercherò, quindi, di fornire elementi concreti di valutazione, semplificando per quanto possibile aspetti e procedure che potrebbero risultare di difficile comprensione. Faccio subito qualche esempio: – primo esempio: molti pensano che si è usciti dal dissesto grazie alle misure di aumento delle tariffe e dei canoni, con un provvedimento approvato il 31 luglio 2023 e definito pomposamente “Salva Taormina”.

“Ebbene, contrariamente alla favola che è stata raccontata, i proventi derivanti dagli aumenti deliberati da questo insieme di misure non sono confluiti nelle disponibilità dell’OSL (per intenderci, la commissione che ha pagato i debiti del passato), ma nelle casse del Comune: in particolare, solo in piccola parte per l’anno 2023 (sostanzialmente negli ultimi 3 mesi) e per intero per l’anno 2024. Questa consistente disponibilità di cassa ha permesso di dare il via al “grande scialo” che ha consentito di finanziare spesso con affidamenti diretti sotto soglia, incarichi, consulenze, feste, sfilate e altre spese inutili, e chi più ne ha più ne metta! – secondo esempio: la vera chiave per il reperimento delle somme necessarie per pagare i debiti del passato si trova nella delibera n. 6 del 4 marzo 2022 (Amministrazione Bolognari), con la quale viene confermato l’affidamento in concessione del servizio di riscossione coattiva, per gli anni precedenti al 31 dicembre 2020, alla ditta SOGERT SpA. Attraverso l’utilizzo di strumenti efficaci, la SOGERT ha prodotto risultati sufficienti per provvedere al pagamento dei debiti. Anche dopo le elezioni del maggio 2023, la SOGERT ha continuato la sua attività, senza alcun nuovo contributo da parte dell’attuale Amministrazione De Luca”.

“Con nota del 17 luglio 2023, l’OSL ha richiesto la somma di 12 milioni di euro. Quanto richiesto è stato pagato con la determina dirigenziale n. 91 del 16/10/2023 mediante due iniziative: 1. attività di accertamento delle attività derivanti da tributi non pagati negli anni dal 2018 al 2022 per un totale di euro 11.003.053,30; 2. riversamento di 996.946,70 euro quali somme incassate dal 18.07.2023 al 13.10.2023 in conto residui attivi, a valere sulle annualità 2020 e precedenti. Nessuna nuova “invenzione” o “misura”, quindi, ma solo la raccolta dei frutti della precedente Amministrazione. Ma quello che ha costituito una vera e propria svolta in tutta questa vicenda è stata l’adesione della Giunta Bolognari – e io ne sono stato testimone e protagonista come assessore al ramo – alla cosiddetta “procedura semplificata” prevista dall’art. 208 del Testo Unico degli Enti Locali. Gli stessi commissari dell’OSL, nella determina n. 14 del 6 giugno 2022, indicano che esistono le condizioni per scegliere la strada della “procedura semplificata”, scrivendo testualmente che: “…è di tutta evidenza che la sopra descritta procedura consente, con la definizione transattiva dei debiti, un notevole risparmio finanziario e che la stessa, da una parte, permette al creditore di ottenere immediata liquidità; dall’altra, solleva l’ente dall’onere degli interessi e delle rivalutazioni monetarie, che, dopo il rendiconto finale, i creditori, ove non abbiano espressamente rinunciato, potranno richiedere aggredendo direttamente le casse comunali”.

“Dunque, veniva riconosciuto il lavoro virtuoso e serio fatto dalla nostra giunta che, quindi, li autorizzava a procedere con la decurtazione dei debiti autorizzando la procedura semplificata dell’articolo 208 del TUEL. In sostanza, è stato grazie alla delibera di giunta n. 255 del 27 settembre 2022 che i commissari della OSL hanno potuto ridurre drasticamente la massa passiva da oltre 100 milioni a 44 milioni di euro. Questa scelta fatta dalla nostra giunta è stata alla base della rapidità con cui si è chiuso il dissesto. Infatti, la procedura semplificata adottata dalla Giunta Bolognari autorizza la liquidazione obbligatoria entro 30 giorni dall’accettazione della transazione da parte del creditore. Inoltre, grazie all’attivazione di tale procedura il comune di Taormina ha potuto beneficiare del contributo dello stato di ben 1.268.000 euro. Aggiungo anche che in quelle settimane cruciali ci siamo interrogati non tanto sulla bontà della procedura semplificata, quanto sulla sua praticabilità, visto che comportava la necessità di avere a disposizione le somme entro 30 giorni dagli accordi transattivi”.

“Valutammo che potevamo farcela, grazie alle procedure di riscossione coattive avviate con la SOGERT, come ho già spiegato. Decidemmo dopo tre mesi e mezzo dalla richiesta della OSL, che ci sollecitava continuamente, soltanto quando avemmo la certezza di poter onorare gli impegni. Questa certezza ci fu data dall’analisi della situazione contabile e dai pareri ragionati degli uffici e dei consulenti esterni, molto utili in quella fase delicatissima. Che la procedura semplificata sia stata una scelta strategica da parte nostra lo dimostrano i fatti e soprattutto erano esattamente gli obiettivi posti nella delibera n. 255 del 27/9/2022”.

“Il tempo trascorso tra l’insediamento della OSL e l’inizio della fase dei riconoscimenti, circa un anno, è stato speso per censire i debiti, attraverso le richieste di insinuazione in massa passiva presentate dai creditori, alla fine circa 400. Quindi, la OSL ha chiesto agli uffici del Comune di effettuare l’istruttoria, attestando che il debito effettivamente sussistesse. Dal novembre 2022 al giugno 2023 (data delle elezioni) sono state raggiunti accordi transattivi per evadere 260 pratiche ed estinguere € 72.182.608 (sui 109 richiesti dai creditori), cioè il 66% del totale. Questa percentuale aumenta se consideriamo che i 109 milioni non sono stati tutti riconosciuti, anzi. Per dare ancora qualche numero aggiungo che: – l’Amministrazione Bolognari, tra fondo cassa e recupero crediti (determine n. 83/22 e n. 66/23) ha girato all’OSL 25.152.340 pari al 50,30%; – Contributo dello Stato 1.268.118 pari al 2,50%; – Mentre l’Amministrazione De Luca ha contribuito per 24.586.478 pari a 48,20%. Ricordando, come ho già detto, che anche queste somme non sono il frutto dell’azione amministrativa della nuova amministrazione, ma del recupero crediti già avviato nel 2022. Inoltre, visto che circa 5 milioni sono stati restituiti dalla OSL, perché non necessari, la percentuale dell’apporto della nuova amministrazione si riduce drasticamente. La commissione si è insediata in data 11 novembre 2021 e ha chiuso la liquidazione il 14 ottobre 2024. È quindi durata 2 anni e 11 mesi così ripartiti: – 19 mesi sotto l’Amministrazione Bolognari; – 16 mesi sotto l’Amministrazione De Luca; Sostanzialmente nello stesso periodo, l’Amministrazione Bolognari ha contribuito con 25.152.340.80 euro, mentre De Luca, che si vanta di aver accelerato la liquidazione e di essere stato il protagonista della fuoriuscita di Taormina dal dissesto, ha dato meno dell’Amministrazione Bolognari, soprattutto se si tiene conto che gli rientrano come differenza positiva, tra quanto riscosso e quanto effettivamente pagato ai creditori, 5.877.352,46 euro. Mancano nella mia esposizione alcune cose. Per esempio, perché si è arrivati al dissesto e non si è proseguito sulla strada del riequilibrio; quali debiti ancora non sono stati estinti e perché; perché e quali creditori non hanno inteso aderire alla proposta transattiva della OSL; cosa è chiamato a fare il Consiglio Comunale da qui al 31 dicembre 2024. Argomenti che necessitano di essere chiariti e che sicuramente affronterò in futuro, sempre con l’unico l’obiettivo di raccontare ai cittadini di Taormina la verità”.

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