I tempi bui del rischio default, che ad un certo punto sembrava inevitabile, sono ormai lontani per Taormina Arte che dopo la trasformazione da comitato a fondazione, sta per lasciarsi alle spalle una stagione di forte rilancio, proprio nell’estate più complicata degli ultimi anni per la città.
“La Fondazione Taormina Arte Sicilia sta vivendo un momento importante e ha un futuro certamente di alto livello che la attende all’orizzonte”, evidenzia il commissario straordinario Bernardo Campo che non fa mistero della sua soddisfazione per il momento dell’ente culturale che si sta rilanciando in termini sempre più interessanti e concreti.
“Stiamo per lasciarci alle spalle un’estate con un cartello di alto livello sul quale abbiamo avuto riconoscimenti da parte delle Istituzioni ma anche dagli operatori economici e dalle associazioni di categoria. Anche grazie agli eventi che abbiamo proposto, la città ha vissuto un momento di ripresa post covid che ha dato modo ai turisti di poter fruire di Taormina anche per il programma andato in scena al Teatro Antico. I bilanci li faremo alla fine, anche se già adesso si può dire che il bilancio sociale è ampliamento positivo ed anche dal punto di vista economico i conti sono apposto e abbiamo incassato più di quanto abbiamo speso”, ha detto Campo.
“Abbiamo già preparato il programma del 2021 – afferma Campo -, in linea di massima è già pronto, e sarà un cartellone nel quale riporteremo a Taormina anche eventi in prima mondiale assoluta e di certo riproporremo la sinergia tra le Istituzioni concertistiche nell’ambito del nostro cartellone. Paradossalmente ci troviamo in difficoltà con le date perché il numero di richieste da parte di chi vuole far parte del cartellone è superiore alle 30 serate di cui disponiamo al momento e dovremo cercare di risolvere questa problematica”.
Campo ha fatto poi il punto sullo statuto della fondazione, con le relative modifiche in essere e l’avvenuta estromissione del Comune di Messina e dell’ex Provincia regionale: “Lo statuto, con le modifiche apportate, è già pronto e sarà trasmesso al collegio revisori dei conti in settimana entrante. Si sta formalizzando, in questo contesto, l’avvenuto riassetto della fondazione, non facendone più parte i due enti di Messina ed avendo ora come soci soltanto la Regione e il Comune di Taormina. In prospettiva ritengo che si debba allargare l’assetto della fondazione anche all’assessorato ai Beni Culturali. Lo statuto, inoltre, una volta rivisto, potrà anche aprire all’apporto di partner privati, mentre in precedenza potevano esserci soltanto soggetti pubblici. Adesso però bisogna aspettare che l’assessorato al Turismo approvi lo statuto e poi faremo ulteriori ragionamenti”.
Infine la questione della riduzione dei fondi ministeriali ai danni del TaoFilm Fest: “E’ una questione di cui ci stiamo occupando, è chiaro che quella riduzione dei contributi è inaccettabile. Ho scritto perciò al presidente della Regione Siciliana per illustrare la situazione e poter affrontare questo problema. E ho proposto anche alcune riflessioni su come il festival potrebbe essere rilanciato in ambito internazionale”.