Un piano antievasione, articolato in tre fasi, che l’assessore comunale al Bilancio, Antonino Gentile, ha battezzato: “Operazione triangolo”. Obiettivo: recuperare 18 milioni di euro di tari. E’ stato proprio il nostro giornale ad uscire in esclusiva con il buco nei conti della Rap per 17 milioni di tari non versata dal Comune. I contenuti del piano sono stati illustrati, questa mattina, dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore alle Finanze del Comune, Antonino Gentile. Presenti anche i dirigenti di Riscossione Sicilia, Salvo Bisconti e Antonio Di Martino. L’ente si occuperà della parte riguardante il recupero delle somme attraverso i vari step: accertamento, comunicazioni, notifiche e in ultima fase i pignoramenti.
Gentile, per spiegare la “manovra”, ha voluto usare la metafora del triangolo e dei suoi tre lati che rappresentano le tre fasi del piano: il primo lato rappresenta la verità sui conti dei morosi. Sono state scoperte 109.779 mila utenze domestiche e 34.439 mila non domestiche, che non hanno pagato la tari per il 2016. E individuati 635 mila metri quadrati di superficie non dichiarata sempre ai fini del pagamento della tari e 10.799 immobili per l’imu; il secondo lato ha riguardato il pacchetto di tre regolamenti tributari che verrà discusso in consiglio comunale. Con il primo, se approvato, si potrà pagare la tari del 2018 non più in due rate, ma in quattro; con il secondo si permetterà, a chi ha ricevuto i debiti pregressi, di pagarli in un arco temporale di 12 mesi (per debiti da 1.000 a 5.000 euro), in 24 mesi (per debiti da 5.001 a 1.500 euro) e in 36 mesi per debiti superiori a 15mila euro.
Inoltre, se il contribuente, anche in presenza di una dichiarazione regolarmente presentata, non ha pagato la tari del 2014, potrà pagarla con una sanzione di 20 euro, anzichè di 120 euro (il 5 per cento contro il 30 per cento di prima). Se poi non si è presentata la dichiarazione tari per il 2015, il contribuente potrà farlo con una riduzione della sanzione del cento per cento.
Infine, il terzo lato che rappresenta l’ultima fase dell’operazione nella quale sono previsti i pignoramenti per i cittadini che sono risultati recidivi e che hanno ricevuto già le cartelle, ma non hanno versato il dovuto. Si tratta di una vastissima platea di soggetti. Si inizia con una prima lista (molto probabilmente gli avvisi verranno notificati già dalla prossima settimana), che riguarda 502 contribuenti proprietari di immobili locati che percepiscono canoni di locazione elevati e che risultano debitori per 18.475.000 mln di euro (per la maggior parte si tratta di esercizi commerciali); la seconda lista, invece, interesserà 4.951 titolari di conti correnti, che non hanno versato alle casse del Comune complessivamente 50.588.000 mln di euro; l’ultima lista, la terza, è quella che ha individuato 5.243 percettori di redditi da sostituti d’imposta complessivamente per un’evasione di 9.124.000 mln di euro.
Una manovra che certamente servirà al Comune per fare cassa, ma come ha dichiarato il Sindaco “con l’obiettivo di mettere tutti nelle condizioni di pagare e non di considerare questo provvedimento come un’azione repressiva. Anche perchè, tutto questo, deve servire a mettere in sicurezza i servizi che svolge la Rap e che, altrimenti, sarebbero a rischio”.
L’assessore Gentile ha sottolineato che il “Comune deve stare a fianco dei cittadini onesti che dobbiamo proteggere, rispetto a chi, invece, non dimostra di esserlo. E’ un fatto di etica. E su questo abbiamo un interlocutore privilegiato che è Riscossione Sicilia”.
Inoltre, ha anche annunciato che presto, ad ogni contribuente che ha pagato regolarmente la tari, verrà recapitata un’attestazione di regolarità fiscale. Una sorta di “bollino blu” che, anche, i commercianti potranno esporre sulle proprie vetrine. E a una nostra domanda, riferita al contribuente che ha già avviato il percorso di rottamazione per cartelle precedenti è stato risposto che: “nessun soggetto che ha già proceduto alla rottamazione di cartelle, per tasse non pagate, si troverà a versare altri tributi, rispetto a quelli inseriti in quel piano”.
A questo punto non resta che attendere i risultati, in termini di introiti finanziari, ma con lo “spettro” degli eventuali ricorsi ai provvedimenti che, a breve, riceveranno i cittadini palermitani.