In attesa di capire con esattezza quale aiuto economico potrà arrivare dal Governo Conte e della Regione Siciliana, il Comune di Taormina fa i conti con le mancate entrate e prova a quantificare le perdite effettive che si registreranno da qui ai prossimi mesi. Si stima, in particolare, con una prima proiezione a quanto potrebbe ammontare il buco che si verrà a creare nel forziere comunale per quanto riguarda la tassa di soggiorno e anche il ticket di ingresso nei parcheggi. Lo spettro è quello di perdite per il 70% rispetto agli anni scorsi.
La tassa di soggiorno, che nel 2019 aveva portato 3 milioni e 400 mila euro nelle casse comunali, stavolta potrebbe invece far registrare un gettito che nella migliore delle ipotesi non supererà il 20% o il 30% rispetto al più recente introito della passata annualità: quindi si ritiene che, a fine 2020, nella più ottimistica delle ipotesi il Comune potrebbe recuperare soltanto 700 mila euro o poco di più. Ma lo stesso discorso vale per il ticket di ingresso nei parcheggi di Asm, che l’azienda municipalizzata riscuote per conto del Comune e che vale un gettito annuo di circa 750 mila euro. Anche in questo caso potrebbe essere recuperato un importo forse pari a 300 mila euro.
C’è da tenere conto che i parcheggi in questi primi mesi dell’anno hanno introitato poco o nulla. Una perdita non solo per il ticket che va nelle casse del Comune, un danno per gli incassi mancati di Asm. L’azienda, in virtù dell’emergenza sanitaria, si è vista costretta a chiudere il Lumbi lo scorso marzo, il posteggio sino ancora a questo momento è rimasto indisponibile all’utenza perché in pratica non c’è clientela. Non ci sono i turisti stranieri perché le frontiere sono chiuse, i movimenti tra le regioni forse ripartiranno nei prossimi giorni, e il turismo di prossimità rimane un grande punto interrogativo, così al momento si sta valutando se e quando riaprire il Lumbi.
Il Comune che nel 2020 aveva introitato tra tassa di soggiorno e ticket parcheggi circa 4 milioni di euro, corre il concreto rischio di chiudere il 2020 con un incasso di Un milione di euro circa. Dai trasferimenti statali per gli enti locali che potrebbero ammontare a 12 miliardi potrebbe arrivare per il Comune una somma, a quanto pare, di 2 milioni di euro ma al momento tutto rimane nel campo delle ipotesi e delle speranze e l’amara certezza è che la crisi economica, che affligge Palazzo dei Giurati come gli operatori economici, è uno spettro sempre più ingombrante.