Prenderà il via il 10 maggio, ore 21, la seconda edizione di C E S U R E // 19, festival biennale di residenze teatrali ideato, organizzato e auto prodotto dal collettivo del Teatro Mediterraneo Occupato insieme all’Associazione Culturale Civilleri/Lo Sicco, in collaborazione con Spazio Franco.
Un programma intenso di tre giorni, fino al 12 maggio, che comincia con il Teatro delle Bambole, in scena in anteprima nazionale con “Ifigenia – Sua Figlia” (venerdì 10, ore 21), continua con Ortika – Gruppo teatrale nomade che presenta “Chi ama brucia” (sabato 11, ore 21) e si conclude con la compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante che ripropone “Ballarini“, terzo capitolo della Trilogia degli Occhiali (domenica 12, ore 21).
“Nel Tragico e nell’Umano manifesto, le cui strutture funzionali di rappresentazione, sensazione e ragionamento coincidono, così come rilevato da Hölderlin, si verifica, a un certo punto una cesura, un evento che accade e rovescia ‘l’abituale visione dell’esistente’ che induce alla ‘pura coscienza di se’, la vuota coscienza che attenziona la coscienza stessa, il vuoto.”.
“Il vuoto corrisponde a quella sensazione di essere che ogni umano sperimenta, che non può essere linguificabile e alla quale la stessa psiche soggiace. Questa sensazione di presenza è posta come ‘qui e ora’ in maniera esperienziale; a partire da essa sorge l’attenzione e via via la percezione delle cose. Vuoto è inoltre il significante di uno stato urbano definito, il significato vuoto, il posto vuoto del significato”.
“Così la Fiera del Mediterraneo di Palermo, territorio stabile denotato, i cui spazi sono stati chiusi al pubblico per diversi anni e nascosti alla città all’interno di confini fisici evidenti, è stata vissuta come un ‘centro vuoto’; la stessa, liberata e restituita, viene oggi percepita come cesura urbana“, dichiara il Collettivo TMO”.
Tutti gli spettacoli andranno in scena al TMO (via Martin Luther King, 6) Padiglione 1, Fiera del Mediterraneo; il costo per ogni singolo spettacolo è di 7 euro.