CATANIA – Uscire fuori dai luoghi chiusi per incontrare il pubblico, da vicino, e trasmettere l’amore per il teatro. Con la rassegna “Altrove 2018 – Visioni di teatro contemporaneo”, curata da Massimo Tamalio, lo Stabile di Catania punta ad una fruizione più diretta e propone cinque spettacoli, selezionati con precisi criteri, che andranno “in scena” in luoghi nevralgici della città.
Castello Ursino, le Ciminiere, la Chiesa di San Nicolo l’Arena e il Coro di notte all’interno del Monastero dei Benedettini.
Sui diktat di “qualità e contenuti” il programma prevede due prime nazionali, di autori europei pluri-premiati, e tre titoli di autori siciliani; tutte produzioni dello Stabile.
Si parte il 26 aprile con “La rondine” di Guillem Clua per la regia di Francesco Randazzo, (traduzione di Martina Vannucci e adattamento di Pino Tierno); sul palco Lucia Sardo e Luigi Tabita.
A seguire (7-10 e 14-17 giugno) “L’ombra di Euridice” di Mario Giorgio La Rosa, al suo esordio nella drammaturgia, per la regia di Angelo D’Agosta. Nel cast Liliana Randi, Filippo Brazzaventre, Giovanna Mangiù, Amalia Borsellino, Costanza Paterno e lo stesso regista.
E ancora “Storia di un oblio” di Laurent Mauvignier (19 giugno-1 luglio; Chiesa San Nicolo l’Arena) con la regia di Roberto Andò; sul palco Vincenzo Pirrotta che declinerà, nella traduzione di Yasmina Melaouah, il lungo monologo, scritto in un’unica frase, senza un vero inizio, senza una vera fine, senza punteggiatura.
“Mafia Pride” di Salvo Giorgio, giornalista, scrittore e drammaturgo siciliano debutterà dopo la pausa estiva (13-16 e 20-23 settembre – Castello Ursino); regia di Giampaolo Romania, alla guida di sei giovani attori: Alice Canzonieri, Carla Cintolo, Leandra Gurrieri, Leila Lombardo, Milena Torrisi e Giuseppina Vivera.
Si chiude con “68 punto e basta“, ideato e diretto dal catanese Nicola Alberto Orofino, con Roberta Amato, Alessandra Barbagallo, Giorgia Boscarino, Daniele Bruno, Cosimo Coltrare, Egle Doria, Salvo Drago, Valeria La Bua, Silvio Laviano, Marcello Moltalto, Lucia Portale e Luana Toscano.
“La proposta estiva del Teatro Stabile – ha detto la neo direttrice Laura Sicignano – ci mostra capaci di intercettare le più scottanti tematiche del dibattito contemporaneo, traducendo la cronaca in poesia. Chiese, monasteri, spazi industriali e castelli storici sono i teatri sacri e profani dove vanno in scena le paure e i desideri che attraversano la nostra società, dove passato e presente creano cortocircuiti di senso sorprendenti“.
Ulteriori informazioni con i dettagli dei luoghi e delle repliche sul sito del teatro.