Millecinquecento interventi di aiuto su un totale di circa 2500 contatti telefonici nell’ultimo anno, con un trend in aumento di un centinaio di chiamate dal 2019. Sono i numeri del Telefono Amico di Palermo, associazione autogestita e autofinanziata che celebra i 50 anni di attività nel suo unico centro in Sicilia, illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa.
Nel 2022 i 31 volontari in servizio nel capoluogo siciliano hanno registrato la maggior parte delle richieste di assistenza per problematiche legate alla solitudine (368) e a difficoltà relazionali all’interno del nucleo familiare (155). Tra i problemi più segnalati anche il disagio psicologico, in aumento con la pandemia, e quello dell’inserimento in vari contesti sociali. Sono 721 gli uomini che nell’ultimo anno si sono rivolti al Telefono Amico di Palermo, 552 le donne, con una fascia d’età maggiormente compresa tra i 46 e i 55 anni. Sono invece giovani tra i 19 e i 25 anni coloro che si rivolgono al contatto Whatsapp (3240117252), uno degli otto in Italia attivo dallo scorso giugno, che fornisce supporto dalle 18 alle 21 e che riceve il 28 per cento delle richieste proprio da ragazzi che si affidano ai volontari per problemi legati a incomunicabilità, bullismo, disturbi alimentari e tentativi di suicidio.
“È doveroso ricordare e sostenere l’azione dei volontari di Telefono Amico che da 50 anni è un punto di riferimento per tutti quei palermitani e palermitane che vivono momenti di disagio psicologico. Si tratta di difficoltà che negli ultimi anni sono diventate ancora più accentuate a causa della pandemia. Per queste ragioni, va rivolto un forte ringraziamento al Telefono Amico che con la sua attività rappresenta un supporto strategico all’attività dell’amministrazione”, sottolinea il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“È un servizio importante che supporta l’amministrazione comunale nell’intento di ascoltare i bisogni dei cittadini, in una società che ci chiama sempre di più a correre e a non fermarci di fronte ai suoi ritmi frenetici, che spesso ci impediscono di venire incontro a chi ha bisogno di aiuto. Metteremo a sistema questa esperienza all’interno del Comitato territoriale per la promozione dei diritti”, dice Rosi Pennino, assessore alle Attività sociali del comune di Palermo.
“Solo ascoltando gli altri riusciamo ad ascoltare noi stessi. Vogliamo restituire il benessere che ci arriva aiutando, attraverso silenzi e parole condivise, superando il disagio e supportando le persone in difficoltà”, aggiunge Giuseppino Pirrone, presidente di Telefono Amico Palermo