Non smette mai di regalare emozioni il tanto atteso derby tra TeLiMar e Nuoto Catania. Tra tensioni e una pioggia di rigori, a spuntarla alla fine sono i palermitani, con il risultato finale di 14-12.
Una settima giornata di campionato impegnativa per gli uomini di Baldineti, reduci dall’ottima prestazione disputata nell’altro derby contro l’Ortigia. I padroni si casa, infatti, non sono riusciti a confermare la scioltezza sfoggiata a Siracusa, complici anche le tante espulsioni. Dal canto loro, gli etnei si sono presentati nel capoluogo siciliano più agguerriti che mai, con uno scatenato Muscat, oggi autore di 7 gol, pronti a onorare l’importanza del match e riscattare la schiacciante sconfitta casalinga con il Savona.
Una sfida a lunghi tratti equilibrata, dove si è rivelato decisivo lo strappo del club dell’Addaura nel corso dei primi otto minuti e soprattutto alla fine della gara. Nota più che positiva per il tecnico palermitano è Hooper. “Ho allenato tanti giocatori nella mia carriera e tanti campioni. Lui è uno di questi. Oggi – ha dichiarato il mister – non ha fatto la sua miglior partita ma è un fuoriclasse e potrebbe benissimo giocare in qualsiasi grande club. E’ uno degli attaccanti più forti al mondo e questo gli va riconosciuto“. L’americano, con 6 reti, oggi ha dimostrato di essere rientrato nel pieno delle sue forze e nuovamente a totale disposizione della squadra.
Prima azione del match per la Nuoto Catania, brava a sfruttare l’occasione e passare subito in vantaggio con Slobodien. I padroni di casa sprecano la prima chance per ristabilire l’ordine dai cinque metri con Giorgetti, tranne poi trovare il pari pochi secondi dopo con Occhione. La maledizione dei rigori continua e a 6’07” Hooper stampa il pallone sul palo. Le calottine 5 e 6 si fanno subito perdonare siglando le reti del sorpasso: 3-1.
Avvio della seconda frazione sottotono per il TeLiMar. In pochi minuti gli etnei pareggiano i conti “rischiando” anche di portarsi sul +1. Dopo il gol di Muscat il club dell’Addaura regala il tiro dai cinque metri agli ospiti. Jurisic è bravo a respingere su Giorgio Torrisi ma la reazione tarda ad arrivare. Il capitano dei rossazzurri, infatti, dopo una rapida ripartenza beffa il portiere palermitano: 3-3. E’ l’americano Hooper a ristabilire il vantaggio, poi il botta e risposta si protrae fino al termine del tempo. A segno: Muscat, Occhione e Murisic. A chiudere i conti prima dell’intervallo lungo è Giorgetti: 6-5.
Il terzo quarto si apre con un rigore a testa. Il numero 5 del TeLiMar e il giovane maltese non sbagliano e il risultato resta invariato sul +1, a favore dei padroni di casa. Muscat si rivela ancora una volta il più temibile dei suoi e confeziona la rete del 7-7. Dopo i centri di Hooper e Catania, è sempre l’americano numero 6 a stampare il 9-8, nuovamente dai cinque metri.
Vitale riapre le marcature a inizio degli ultimi otto minuti di gioco. Il numero 9 catanese accorcia le distanze, rispondendo anche al gol di Fabiano. A 3’44” Hooper si carica la squadra sulle spalle e allunga: 13-10. Lo Cascio, a tu per tu con Ghiara, mette a segno il +4 ma a chiudere le marcature spno Muscat e Torrisi: 14-12.
LE PAROLE A FINE GARA DI BALDINETI E LO DICO
“Sono soddisfatto delle due prestazioni nei derby. Oggi avevamo l’obbligo di fare tre punti. La partita è iniziata male, poi abbiamo perso Occhione e dopo anche Giliberti e Giorgetti ed è stato ancora più complicato. La squadra se la gioca con la Nuoto Catania quando è al completo. In questo modo, il risultato vale ancora di più. Loro non avevano nulla da perdere e sono venuti qui per dare il tutto per tutto. Noi, se avessimo giocato con più calma all’inizio avremmo chiuso il primo tempo sul 5-1, abbiamo sbagliato due rigori, ma i catanesi sono stati davanti solo una volta. Per il resto, l’abbiamo condotta noi. Quindi, tutto sommato, sono contento per come i ragazzi hanno reagito a tutte le avversità“. Ha spiegato alla fine del match l’allenatore Gu Baldineti.
“Sapevamo che loro fossero una squadra ben attrezzata, il mister ci aveva avvisato e ci tenevamo a fare bene. Probabilmente, abbiamo risentito della partita dura di mercoledì a Siracusa e siamo partiti contratti anche per questo. Alla fine, ha vinto chi ha saputo sfruttare l’esperienza e ha avuto più controllo del proprio gioco, commettendo meno errori. Dopo tutti quei rossi, capita di essere nervosi, ma l’importante era non disunirsi. E ce l’abbiamo fatta, la squadra ha tenuto ed è riuscita ad avere la meglio. Adesso, cercheremo di recuperare le energie dopo una settimana intensa, perché l’obiettivo è quello di far bene a Barcellona per provare a conquistare già l’accesso al turno successivo di coppa”. Ha dichiarato invece il centrovasca Riccardo Lo Dico.