Dopo le polemiche e le tensioni con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, l’assessore all’Energia, Vincenzo Figuccia, lascia l’incarico.
“Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati – afferma Figuccia -. La mia maggioranza è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di Assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal Presidente Musumeci“.
“Si tratta di una decisione maturata dopo profonda e attenta riflessione, ponderata su aspetti di carattere politico e supportata da valutazioni di natura tecnica e personale – continua Figuccia –. Per queste ragioni ho deciso di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni, rimanendo garante e anello di congiunzione fra i cittadini e i luoghi deputati a legiferare per il cambiamento. Continuerò a lavorare per le reali priorità di questa terra, in linea con i percorsi concreti che il Presidente Musumeci sono certo sarà capace di creare con il conforto, il sostegno e la condivisione dei siciliani che meritano di sognare e, soprattutto, di avere un futuro migliore”.
Una decisione che era nell’aria…
“Oggi – aveva scritto sui social alla vigila di Natale – a 4 settimane dal mio insediamento faccio i conti con una grande solitudine, tante notti insonni e 20 ore di lavoro al giorno per pianificare le attività dei prossimi mesi, per fare ordine e per continuare ad inventare soluzioni ai problemi generati dall’incuria e dal disinteresse degli altri. Sinceramente avrei immaginato di occuparmi di politiche per il sociale, ma ho accettato questa scommessa, l’ho fatto perché amo la mia terra, la mia splendida Sicilia e nel rispetto di quella fiducia che il popolo regala da decenni alla mia famiglia. La mia vocazione è stare con la gente, sono un uomo libero e concreto e voglio lavorare con tutti coloro che hanno interesse a risolvere davvero i nostri problemi. Il mondo è pieno di buone esperienze nel settore della raccolta e del trattamento dei rifiuti”.
LE REAZIONI. “Complimenti a Musumeci, davvero un bell’inizio! Il suo governo non è stato capace di completare neppure la luna di miele”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD. “Neanche nelle previsioni più azzardate – aggiunge Cracolici – avrei immaginato che in appena due settimane il governo perdesse un pezzo in un settore strategico e fondamentale per la Sicilia. Alla luce di quello che è avvenuto aumenta il rammarico per ciò che è successo nel PD: se tutti i deputati avessero tenuto la “barra dritta”– conclude Cracolici – oggi avremmo reso ancora più evidente la crisi di questa maggioranza, una crisi che si era manifestata già nel corso delle votazioni per l’elezione di Miccichè all’Ars”.
La notizia delle dimissioni dell’assessore regionale Vincenzo Figuccia è stata commentata da molti esponenti Pd. “Neppure il tempo di iniziare ed il Governo di destra perde pezzi. La loro approssimazione ed incapacità politica ci impone sin da subito una forte azione di opposizione per evidenziare la nostra proposta alternativa a questo governo”, dice Giuseppe Bruno, presidente del PD Sicilia.
“È impossibile nascondere l’evidenza: la maggioranza appena eletta, è già in crisi. Il governo Musumeci scricchiola, le dimissioni dell’assessore Figuccia aprono la prima crisi ad appena pochi giorni dall’insediamento della nuova giunta”, commenta Giuseppe Lupo, presidente del gruppo PD all’Ars. Mentre getta acqua sul fuoco Alessandro Aricò, presidente del gruppo parlamentare Diventerà Bellissima e neo componente della Commissione Bilancio dell’Ars. “Certo, sentire il collega Cracolici che parla del Governo Musumeci dopo il disastro Crocetta targato PD è proprio fuori da ogni logica politica. I nostri alleati sono la maggioranza dei siciliani che, siamo certi, condivideranno l’azione politica e amministrativa del governo Musumeci”, dice.