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Scade oggi il termine per scegliere le ditte che dovranno portare i rifiuti all’estero

martedì 31 Luglio 2018
Pierobon e Musumeci
Pierobon e Musumeci

Palazzo d’Orleans non cambia idea sull’atteggiamento da tenere nei confronti delle amministrazioni comunali che risultino inadempienti in termini di raccolta differenziata,  ( al di sotto del 30%) anche se non intende forzare la mano con soluzioni traumatiche.

Oggi si chiude lo step entro il quale si dovrà effettuare il monitoraggio che riguarderà l’iter che i Comuni avrebbero dovuto avviare per la scelta del contraente con cui stipulare accordi per trasportare fuori dall’Isola una parte dei rifiuti. Non va dimenticato che la scadenza entro cui raggiungere il 30% di differenziata è invece quella del 30 settembre.

Una linea quella della collaborazione tra Regione e Comuni sostenuta, a più riprese, anche da Ance Sicilia.

In Sicilia la differenziata stenta ancora a prendere forma. Al tempo stesso, negli ultimi tre mesi, e sicuramente comunque anche per effetto dell’ordinanza emanata, si è potuto rilevare che i Comuni con i numeri più bassi hanno dato luogo a incrementi inattesi e significativi.

Da qui a ferragosto la corrispondenza tra i sindaci e la Regione sarà febbrile e non è escluso un dialogo aperto con gli enti locali per capire a che punto si trovino, al di là dei numeri che parleranno una cifra chiara, con la raccolta differenziata.

Per la rivoluzione a piccoli passi non c’è più tempo. Alzare l’asticella della raccolta differenziata in Sicilia significa avere ancora una possibilità per non vivere una perenne emergenza, ma per raggiungere l’obiettivo serve una strategia condivisa e non calata dall’alto come chiarisce l’assessore regionale ai Rifiuti Alberto Pierobon:  “Serve spostare la visione della convenienza dell’individuo, meramente utilitaristica, a una idea di comunità”

L’unica certezza è che da oggi ci sarà una linea di demarcazione certa che verrà tirata tra “un prima” e un “dopo” tra  la Regione e i Comuni siciliani.

La mano della tesa della Regione, fanno sapere da Palazzo d’Orleans, potrà arrivare solo sulla base di elementi di cambiamento sostanziali e di riscontri visibili, ma, visti i numeri di cui si parla, potrà penalizzare le discariche siciliane che si preparano all’ennesimo stress nel bel mezzo della stagione estiva.

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