Da tempo la Regione aspetta l’autorizzazione da Roma per indire nuovi concorsi e sostituire il 100% del personale del pubblico impiego andato in pensione. Nel frattempo, si fa più impellente la necessità di coprire le postazioni dirigenziali rimaste vacanti in molti uffici dell’amministrazione regionale, pubblicando appositi atti di interpello.
Sono coinvolti gli assessorati al Territorio e alla Funzione pubblica che hanno reso pubblico l’avviso per il conferimento di incarichi dirigenziali. La mancanza di turnover ha quasi azzerato i ruoli, come
quello del Corpo forestale, cui competono delicatissime funzioni, di prevenzione e tutela del territorio, che in altre Regioni sono svolte da amministrazioni statali.
Carenze di risorse umane di livello apicale ci sono anche al Dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale che, a seguito di esito negativo dei precedenti avvisi, intende procedere nuovamente alla copertura di alcune strutture rimaste scoperte di figure dirigenziali e che rappresentano alcuni dei punti nevralgici della burocrazia. Si tratta del Servizio 6 Gestione bilancio e adempimenti fiscali (100), e del Servizio 12 Autoparco regionale (pesatura 100).
L’avviso è indirizzato, in entrambi i casi, solo ed esclusivamente ai dirigenti di ruolo in servizio presso l’Amministrazione regionale, inquadrati nel Ruolo Unico della Dirigenza. I dirigenti interessati devono trasmettere la domanda di partecipazione corredata da una serie di documenti specificati nel documento pubblico, entro il 16 Ottobre 2023. Nel conferimento degli incarichi si dovrà tenere conto delle disposizioni previste dal Piano Integrato di Attività e Organizzazione (Piao 2023-2025).
Il provvedimento specifica, per le strutture deputate alla gestione del personale, che “Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestono o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni”.
L’Amministrazione, inoltre, si riserva la facoltà di sospendere, prorogare o revocare il presente avviso.
Nonostante la revisione dell’accordo del 2021 sia stata apprezzata e l’ampia disponibilità, manifestata sia a livello politico che tecnico, nel tentativo di rivedere le clausole dello stesso che di fatto hanno impedito e impediscono qualsiasi forma di turnover, la soluzione, purtroppo, è ancora per strada.