Si è avvalsa della facoltà di non rispondere al Gip di Caltagirone, Giuseppe Tigano, la 45enne fermata ieri da carabinieri a Grammichele dopo il ritrovamento del figlio 14enne tetraplegico morto nel letto della sua abitazione.
Secondo il medico legale il decesso potrebbe essere collegato a una “prolungata esposizione esterna del ragazzo, verosimilmente all’azione dei raggi solari, inconciliabile con la sede di ritrovamento della salma, tanto da far presupporre che sia da collocare almeno 36 ore prima dell’arrivo dei militari” nell’abitazione. La donna è indagata per abbandono aggravato di minorenne.
La decisione di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia, che si è svolto nel carcere di Catania, dove è detenuta, alla presenza del Pm di Caltagirone, Samuela Maria Lo Martire, è stata del suo legale.
“Prima – ha detto l’avvocato Andrea Scollo spiegano la strategia difensiva – vogliamo leggere attentamente gli atti contenuti nel fascicolo e poi chiarire“.
Il Gip si è riservato la decisione sul fermo, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Intanto i due ‘fratellastri’ del 14enne, figli più grandi del ragazzo tetraplegico nati da una precedente relazione del padre, deceduto, con un’altra donna, hanno incarico all’avvocato Dario Greco di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento nei confronti della donna.