La maledizione dei calci di rigore colpisce ancora come in altri anni , ma anche lo scorso anno in casa, così il Cagliari passa il turno vincendo per 5-3 approfittando degli errori dal dischetto di Jajalo che tira fuori il primo rigore mentre Aleesami si fa parare il secondo.
Ma secondo noi l’eliminazione è frutto dell’abdicazione di Tedino del 3-4-3 preferendo giocare con un più coperto 3-5-2 inserendo al posto dell’infortunato Coronado , la cui assenza è stata decisiva, Muravski, che avrebbe dovuto si giocare ma al posto di Jajalo come Gnahorè al posto di Chochev .
Se avesse schierato l’attacco a tre con Nestorovki, Trajkovski e La Gumina , non avremmo giocato un primo tempo rinunciatario e senza un tiro in porta con la preoccupazione solo di non prendere gol.
La forza del Palermo è invece quella che quando si sbilancia in avanti ed attacca a ripetizione segna e vince e nel secondo tempo le cose sono effettivamente cambiate con l’ingresso di Gnahorè e La Gumina e la squadra che spingeva di più in avanti .
La partita comunque è stata brillante nel secondo tempo ed il tempo che manca all’inizio del campionato di serie B certamente servirà a migliorare i meccanismi e restituirci un Palermo a trazione anteriore che in attacco ha dimostrato di essere micidiale …. che dire ancora … che questa è stata una partita importante per ribadire che a centrocampo va fatto qualche cambio dando fiducia piena ai nuovi arrivati Muravski e Gnahorè e poi che giocare con il 3-4-3 è fondamentale con i giocatori in organico e su questo non si deve neanche discutere …
Il primo tempo si era chiuso sull’1-0 con il gol di Joao Pedro al 46° visto che i rosanero non sapevano fare altro che pensare a difendersi e lasciavano attaccare i sardi tranquillamente senza preoccuparsi invece di attaccare loro visto che quando lo fanno sono micidiali ma si è pensato solo a non prendere gol.
Nella ripresa cambio giusto nel fare entrare La Gumina ma non era Trajkovski a dover uscire per riportare l’attacco a tre come avrebbe dovuto essere dall’inizio.
Ma già il suo ingresso e poi quello di Gnahorè danno una svolta e la squadra ha cominciato ad attaccare e farsi pericolosa e così su un contropiede di Aleesami arrivava il pari di La Gumina e nel finale entrava anche Rispoli che dava un importante contributo nella spinta sulla fascia destra alla squadra che con due soli ad attaccare abbiamo visto perde concretezza in avanti e capacità realizzativa.
Detto questo se non si fanno questi errori di valutazione il Palermo rimane una bella squadra che è uscita a testa alta dall’Olimpico di Torino giocando nel secondo tempo ma anche parte dei supplementari anche molto meglio dei sardi e che in serie B può giocare , fare spettacolo e segnare ripetutamente …. adesso deve tornare a farci vedere quei movimenti provati in ritiro con la squadra protesa a fare arrivare la palla velocemente in avanti come avevamo visto fare non bene ma benissimo nelle amichevoli ed in Coppa Italia ricordando che quel che conta è fare sempre solo un gol in più degli avversari e non il possesso palla o provare solo a non prendere gol …. una conferma è stata quella per me che anche se dovesse entrare sempre dalla panchina Nino La Gumina con un attacco a tre non potrà non arrivare fra i primi nella classifica dei marcatori della serie B.
“Sognavo questo gol da tanto tempo. Segnare con questa maglia è sempre una grande emozione, spero di farne tanti altri”. E’ questo il commento di Antonino La Gumina, attaccante del Palermo, dopo la gara di Tim Cup di questa sera contro il Cagliari: “È stato un peccato – prosegue – uscire ai calci di rigore, abbiamo fatto una grande partita contro il Cagliari che è una squadra di Serie A. I rigori purtroppo sono così. Dobbiamo continuare con questa mentalità che ci ha trasmesso il mister. Mancano 13 giorni all inizio del campionato e dobbiamo continuare così.
Sento tanta fiducia da parte del mister – continua – spero di ripagarla in campo. I tifosi devono stare al nostro fianco, sia se vinciamo sia se perdiamo. Per noi sono fondamentali, dico loro di venire sempre allo stadio”.
“Per essere al 12 agosto è stata una buona partita per tutte e due le squadre. Entrambe hanno subito la velocità d’esecuzione. Abbiamo comunque fatto una buona partita, ricca di entusiasmo, voglia, energia, buona qualità di palleggio”. E’ questo il commento di Bruno Tedino, allenatore del Palermo, dopo la sconfitta ai calci di rigore contro il Cagliari nel terzo turno eliminatorio di Tim Cup: “La squadra – prosegue – ha fatto la partita che doveva fare. Purtroppo la lotteria dei rigori hanno dato un dispiacere ma bisogna essere onesti e dire che il Cagliari non ha rubato nulla, così come non avremmo rubato nulla noi se avessimo vinto. Le due squadre si sono equivalse, il Cagliari sapevamo avesse una squadra buona che ha cambiato poco. Volevamo misurarci contro una squadra che ha grandi certezze”.
“Nel primo tempo – continua – non abbiamo sfruttato un paio di palloni importanti sugli esterni, non siamo stati incisivi né avuto quell’indice di pericolosità attaccando poco lo spazio. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio anche con l ingresso di La Gumina, che è un ragazzo volenteroso e di grande spessore, di grande qualità e che attacca bene lo spazio abbiamo fatto meglio.
Tenere il campo il 12 agosto in questo modo non è facile, andando sotto col Cagliari che è una squadra brava a ribaltare l’azione e rischiando quindi di prendere 5-6 infilate. Hanno avuto la palla del 2-0 ma è stato il minimo che potevamo concedere. Siamo stati bravi a tenere il campo e abbiamo avuto una qualità importante: essere squadra. Questo mi fa stare relativamente sereno.
Sapevamo che il Cagliari sa far muovere molto bene la palla, trovando le verticalizzazioni. Giocano bene nello spazio e nella profondità. Il Palermo – conclude – ha dimostrato di essere squadra e questo mi dà serenità perché è l’indirizzo giusto per fare un campionato importante”.