Torna a parlare il pentito Gaspare Mutolo.
Il pentito, ex uomo di punta di Cosa Nostra con oltre 22 omicidi alle spalle, ha ricominciato a far sentire la sua voce dalla località segreta in cui risiede, gettando ombre pesanti sulle scarcerazioni di alcuni boss a seguito dell’emergenza covid-19.
Parole pesanti, le sue, che potrebbero portare anche all’apertura di un’istruttoria da parte della Commissione Antimafia.
In un’intervista esclusiva rilasciata all’Adnkronos, Mutolo è entrato a gamba tesa e ha parlato apertamente di “trattativa Stato-Mafia“.
“E’ stata la prima cosa che ho pensato quando ho letto delle scarcerazioni dei boss – ha spiegato Mutolo -. Cioè, che ci potevano essere ancora quei patti anche se fatti in ritardo. Basti pensare a quello che sta facendo Giuseppe Graviano dal carcere. Lancia segnali con le sue dichiarazioni nel processo di Reggio Calabria. Prima non sarebbe stato immaginabile“.
“Fa tutto parte della stessa strategia – spiega ha spiegato ancora lo storico collaboratore di giustizia -, la trattativa tra Stato e mafia non è mai finita. Vedrete…“. Il pentito ha inoltre definito le scarcerazioni dei boss mafiosi “una vergogna“.
“Lo Stato ha perso, ma non adesso. Ha perso tempo fa, quando ha avviato la trattativa con Cosa nostra che continua tuttora“, chiosa duramente Mutolo. .