Si è tenuta oggi, presso la sala stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana, la conferenza stampa per chiedere al Parlamento nazionale di legiferare sul tema della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. Presenti e depositari della mozione, i deputati regionali Gianfranco Miccichè, del gruppo Misto, Valentina Chinnici del Partito Democratico e il consigliere comunale Gianluca Inzerillo di Forza Italia.
“La mozione nasce da un vuoto istituzionale e normativo – ha detto Chinnici – C’è un vulnus che ha determinato un corto circuito tra istituzioni. Ci sono stati sindaci che sono andati avanti nella trascrizione e altri che non l’hanno fatto e sono incorsi nei ricorsi, come accaduto a Palermo“.
Il consigliere comunale a Palermo Gianluca Inzerillo (Fi) ha riferito che ieri la commissione Bilancio ha approvato due delibere per debiti fuori bilancio per circa 13 mila euro in seguito alle due ordinanze con cui la Corte d’appello ha condannato l’amministrazione comunale a pagare le spese legali a seguito del ricorso di due famiglie omogenitoriali che si erano rivolte ai giudici dopo il diniego alla trascrizione dei figli nei registri.
“Oltre a pagare le spese processuali, la Corte d’appello ha obbligato il Comune di Palermo a procedere con la trascrizione dei bambini – ha detto Inzerillo – Questo crea un precedente, tant’è che l’ufficio anagrafe del Comune ha chiesto alla Sispi di modificare la piattaforma per le trascrizioni“.
Miccichè ha evidenziato, infatti, che “i sindaci non possono fare le trascrizioni perché nel modulo c’è scritto padre e madre e i funzionari non sanno che fare“.