“Sorprendente la giravolta del neopresidente dell’Amat, Michele Cimino“, ad affermarlo è il consigliere comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia.
“Percorso di rilancio e nuove sinergie: sono le sue parole chiave pronunciate ieri sera in Consiglio comunale, non prima però di avere stralciato le somme relative alla direttiva imperativa e vincolante del sindaco, che fa riferimento a decine di milioni di euro“.
“Strano cambio di direzione quello di Cimino che, dopo pochi giorni dal suo insediamento, dichiarava di non essere disponibile a togliere preziose risorse all’azienda di via Roccazzo, facendosi forte di un parere di uno studio legale romano in aperto contrasto con quello dell’Avvocatura comunale e arrivando persino a voler portare la querelle in tribunale”.
“Ieri invece, è apparso molto conciliante. Nel corso del suo intervento, inoltre, ha affermato che l’Amat non possiede né l’ufficio stampa né quello legale. Una dimenticanza probabilmente dovuta alla sua pochissima esperienza a capo dell’Amat, dove però esiste una Direzione affari legali che, ad occhio e croce, costerebbe almeno 500.000 euro annui, composta da un dirigente, un funzionario e altri quattro dipendenti. Inoltre, la Direzione affari legali dipende dalla quella amministrativa che ha un altro super dirigente”.
“E se Cimino può essere scusato – aggiunge Figuccia – anche se, probabilmente, prima di pensare di assumere avvocati o giornalisti, sarebbe il caso di conoscere le proprie risorse interne, perché è in via Roccazzo soltanto da poche settimane, non altrettanto si può dire del direttore generale Gianfranco Rossi, che ieri, nel corso dell’audizione, non ha fatto una piega, come se la cosa non lo riguardasse direttamente”.
“Caro direttore Rossi, considerato che da anni lei è ai massimi vertici dell’azienda, possibile che non si sia accorto che, in una stanza vicina alla sua, esiste la direzione affari legali? Possibile che, visto il suo lauto stipendio, protetto come un segreto di Stato, non sappia che è composto da ben 5 dipendenti? Per cercare di svelarlo – conclude il consigliere – stamattina ho fatto una richiesta agli atti per conoscere il contratto da direttore tram, l’affidamento delle funzioni da DG e tutti gli atti connessi alle proroghe. Mi auguro che i palermitani possano sapere al più presto come vengono spesi i loro soldi”.