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“Trinakria – Angoli segreti” vi porta alla scoperta di Petralia Soprana, da poco proclamato “Borgo dei Borghi autunno 2018“ che si trova in provincia di Palermo.
Petralia Soprana è il più alto paese delle Madonie, domina un ampio paesaggio che spazia dalle cime innevate dell’Etna, alla città di Enna e ai monti del Palermitano fino alle ampie vallate e ai corsi d’acqua delle campagne che la circondano.
“Le origini di Petralia si suppone che risalgano all’antica Petra – racconta l’autrice Matilde La Placa che ci ha guidato in questo percorso alla scoperta del piccolo Borgo- città fondata dai Sicani per meglio difendersi dai continui attacchi del nemico. Potrebbe aver conosciuto un insediamento greco, ma si hanno notizie certe soltanto a partire dal III° secolo a.C. sullo sfondo della guerra tra Romani e Cartaginesi. Nel 254 a.C. durante la prima guerra punica, i petrini aprirono la porta ai consoli Aulo Attilio e Gneo Cornelio passando dal dominio cartaginese a quello romano. Petra divenne una delle principali fornitrici di grano dell’Impero Romano. Nel IX secolo fu conquistata dagli arabi e ribattezzata Batraliah. Nel 1062 fu conquistata dai normanni, il conte Ruggero ne fortificò il castello, le torri e i bastioni esistenti. Nel 1067 il conte fece costruire un altro castello, fuori le mura, e dalla parte nord una chiesa titolata a San Teodoro; divenne una importante roccaforte e fu ceduta da Ruggero insieme al suo vasto territorio, al nipote Serlone. Nel 1258 passò alla contea dei Ventimiglia di Geraci e nel 1396 alla contea di Collesano. Da allora vide il susseguirsi dei Centelles, dei Cardona e infine dei Moncada e degli Alvarez de Toledo”.
Ancora oggi il paese conserva la struttura urbanistica medievale, con le tipiche stradine che si snodano tra palazzi nobiliari e chiese, con le piazze circondate da suggestive costruzioni che si affacciano a meravigliosi belvedere da cui si può ammirare un panorama mozzafiato.
Ricco è il patrimonio architettonico conservato: la chiesa Madre dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, in piazza del Duomo, è probabilmente di costruzione tardo-medievale. Riedificata in seguito, subì modifiche all’interno e divenne a due navate. Inoltre, vide altre trasformazioni e ampliamenti all’inizio del 700, quando fu impreziosita da stucchi barocchi. Invece, alla fine del 700 venne aggiunto il portico esterno, opera dei Serpotta, e il campanile ad oriente.
Interessante, anche la chiesa di S. Maria di Loreto, edificata sui resti del Castello, riedificata nel XVIII secolo sui resti di un’altra chiesa sempre con pianta a croce greca, ha nel prospetto due campanili sormontati da cuspidi policrome; l’interno con pianta a croce greca conserva un’ancona di Giandomemco Gagini. Lungo la via Loreto, che conduce alla chiesa e al belvedere, è ben visibile una tabella in ceramica che fungeva da segnavia per la processione.
Palazzo Pottino del Marchese di Echifaldo è uno dei gioielli della piccola nobiltà rurale locale, le cui stanze del piano nobile dell’antica dimora storica, sono testimonianza di usi e costumi integrati in un contesto non soltanto storico e architettonico, ma rappresentativo del ruolo importante che svolgevano le Madonie come luogo di produzione e godimento dell’aristocrazia siciliana.
“Un’esperienza che consente ai visitatori di fare un viaggio indietro nel tempo, attraverso le suggestioni e le atmosfere legate al vissuto dei borghi rurali fra il XVIII e il XIX secolo” – afferma Antonella Italia presidente dell’associazione Itimed -Itinerari del Mediterraneo.
“In una delle stanze vi è una piccola cappella tipicamente ottocentesca, una preziosa nicchia che racchiude un piccolo altare, luogo immancabile in tutte le dimore che chiaramente rappresentava il legame con la religione ma anche il privato di uno stato sociale che non desiderava mescolarsi al popolo celebrando i riti al di fuori del contesto contadino e manifestando così anche la proprio levatura nobiliare” aggiunge Antonella Italia.
Gli abitanti di Soprana sono residenti in ben 33 borgate, alcune delle quali distanti parecchi chilometri. Disseminati nel territorio nella vallata, segnata dal fiume Salso, i borghi e piccoli insediamenti rurali, sorsero tra il XVI e il XVIII secolo, per effetto della politica di ripopolamento delle campagne e per l’esigenza di espandere le colture agrarie.
“Mi auguro che le Madonie riescano a capitalizzare la vittoria di Petralia Soprana – ha affermato il sindaco Pietro Macaluso che ha aggiunto – Siamo contenti della nostra affermazione perché il paese meritava l’attenzione che ha avuto in questi giorni per le sue bellezze e per le sue potenzialità turistiche che potrebbero stimolare investitori che puntano sul segmento esperienziale e del benessere a venire a Petralia Soprana. Spero fortemente che possano anche arrivare investimenti pubblici in favore della viabilità e della sanità che sono duepilastri di un vero e duraturo sviluppo turistico territoriale“.
“Le Madonie hanno fatto rete per raggiungere questo importante obiettivo – afferma il commissario dell’Ente Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone – che aggiunge – da parte nostra metteremo in atto tutte le pratiche utili per pensare a gestire il frutto di questo traguardo così importante, per rispondere adeguatamente alle richieste dei turisti che verranno a visitare questi luoghi“.
E c’è anche chi ha scommesso su Petralia Soprana ancor prima che fosse incoronata “Borgo dei Borghi”, dando vita a strutture ricettive e puntando così sulla dimensione turistica di questo suggestivo paese. Quel che è interessante è che si tratta di donne. Tre palermitane.
C’è Ileana Arceri, che da diversi anni ha dato vita alla casa vacanze “VersoEst”, nato dal sogno della sua proprietaria, innamoratasi del cortile pedonale in cui sorge: offre tre stanze da letto indipendenti l’una dall’altra su due livelli, ricavate in una casa interamente ristrutturata che ti accoglie, avvolgendoti in un’atmosfera calda e magica.
Antonella Italia è la proprietaria del B&B “La casa del pittore”: attraverso i quadri che arredano ogni camera, la casa racconta la storia di uno degli antichi proprietari, Vittorio Cerami, maestro elementare, pittore e superstite della II Guerra Mondiale.
L’ultima arrivata a Petralia è Giovanna Gebbia, che di recente ha inaugurato “Cas’Antica Soprana”: due comode camere dedicate all’ospitalità, chiamate Petra e Batraliah, dagli antichi nomi del borgo nell’epoca normanna e in quella araba.
Infine, non si può non parlare del tradizionale sfoglio, originario di Polizzi Generosa, che qui viene preparato con alcune varianti, che ci sono state raccontate da chi è specializzato nella preparazione di questo dolce particolare, Davide Albanese, della pasticceria Aspromonte, ce lo ha raccontato. Per conoscere la ricetta, la storia e preparazione del dolce, e per scoprire altri suggestivi angoli segreti del Borgo più bello d’Italia guarda in alto l’intera puntata.