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Aperta un'inchiesta dalla Procura

Trovato morto in carcere a Messina Stefano Argentino, l’assassino di Sara Campanella

mercoledì 6 Agosto 2025
Stefano Argentino

Stefano Argentino, detenuto per l’omicidio di Sara Campanella, si è tolto la vita oggi pomeriggio nel carcere di Messina. Il fatto è avvenuto intorno alle 17, dopo che il giovane si era allontanato dai suoi compagni. Inutili i soccorsi.

La Procura di Messina, guidata da Antonio D’Amato, ha aperto un’inchiesta.

Argentino aveva già manifestato l’intenzione di togliersi la vita, ma dopo un periodo di sorveglianza era tornato alla vita in comune nel carcere di Gazzi. Secondo quanto si è appreso, a trovarlo senza vita sarebbero stati agenti della polizia penitenziaria.

Per il femminicidio di Sara Campanella, uccisa a coltellate da Argentino, il 10 settembre si sarebbe dovuta tenere la prima udienza del processo. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che Sara Campanella il giorno del suo femminicidio si era accorta di esser seguita da lui e aveva inviato un messaggio alle amiche con la scritta ‘il malato mi segue’. Per documentare le molestie quel giorno la studentessa aveva attivato la registrazione audio sul suo cellulare.

“Non voglio nulla con te aveva detto Sara a Argentinospero ora, dopo un anno, di essere stata chiara. L’ultima volta ti ho detto di lasciarmi in pace, cosa hai capito di questa cosa? Tu te ne torni a casa tua, io continuo per la mia strada, o mi devi seguire fino… Mi stai seguendo”.

L’audio ha documentato tutte le fasi dell’attacco mortale. Le indagini dei carabinieri avevano anche dimostrato la premeditazione del femminicidio. Argentino avrebbe acquistato su una piattaforma e-commerce un coltello, la cui scatola è stata successivamente recuperata nell’abitazione che occupava durante il periodo di studio a Messina. L’arma, mai ritrovata, sarebbe perfettamente compatibile, secondo gli inquirenti, con le ferite inferte a Sara.

“E’ l’epilogo terribile di una storia terribile. Ha deciso lui le sorti di due famiglie. Per noi è un colpo molto doloroso. Non possiamo che essere addolorati in questo momento. Non ci sono parole per descrive i sentimenti che stanno provando i familiari di Sara”. Così l’avvocata Concetta La Torre che assiste la mamma di Sara Campanella, la giovane uccisa a Messina dal collega universitario lo scorso 31 marzo.

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