Il sindaco di Prolo Gargallo, Antonello Rizza, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta e truffa. Coinvolti anche altri 3 soggetti. L’indagine, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, Margherita Brianese e coordinata dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, ha difatti svelato, per come affermato dal Gip Tripi, un “consolidato sistema di illegalità diffuso all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale priolese”, finalizzato al “condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare” che ha coinvolto, oltre agli odierni destinatari delle misure cautelari, anche altri tredici indagati per vari reati.
La complessa e articolata attività investigativa è stata effettuata dal personale della Polizia di Stato del commissariato di Priolo Gargallo e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. In particolare, sono stati eseguiti i seguenti provvedimenti: la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del sindaco Antonello Rizza; l’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria, a carico di Salvatore Cirnigliaro, dirigente del Settore Sport e Spettacolo del Comune di Priolo Gargallo, per il reato di turbata libertà degli incanti, anch’esso in concorso; Francesco Artale, imprenditore ed amministratore della “Indie Sound Music Sas”, per i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture; Flora La Iacona, dirigente del Settore Pubblica Istruzione del Comune di Priolo Gargallo, che all’epoca dei fatti era dirigente del Settore Politiche Sociali per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata.
Tutto ruota attorno anche all’acquisto di beni tramite la Consip con codici alterati per consentire all’imprenditore la vendita dei beni ad un prezzo maggiorato. Più un episodio di frode nelle pubbliche forniture dell’imprenditore, ed un episodio di tentata concussione, per l’assegnazione di un appalto ad un imprenditore. Per Artale e Sebastiano Carpinteri, uno dei 14 indagati nell’inchiesta, disposta la misura cautelare del sequestro preventivo, rispettivamente per 15 mila 461euro in relazione alle condotte di truffa e frode e per 86 mila 278 euro per truffa ai danni del Comune in relazione alla gestione della piscina comunale.
Eseguite anche una serie di perquisizioni a carico degli indagati, che hanno riguardato pure apparecchiature informatiche in uso agli stessi con la collaborazione di tecnici specializzati della Guardia di Finanza del Comando di Siracusa.
A commentare la notizia il candidato governatore dei Cinque stelle, Giancarlo Cancelleri, che su Facebook scrive un lungo post: “Avevamo ragione: hanno arrestato uno degli impresentabili di Musumeci che era nella lista diffusa da noi pochi giorni fa! Ieri un condannato. Oggi un arrestato. Domani chissà. La presentazione delle liste di Musumeci ha dato avvio a un conto alla rovescia. Ogni giorno un candidato di Musumeci si sveglia e sa che potrebbe essere condannato o arrestato. Tic-tac, tic-tac.
Dopo l’ex sindaco di Milazzo condannato ieri per concorso in abuso d’ufficio, oggi hanno arrestato il sindaco di Priolo che si trova adesso ai domiciliari. Un altro schiaffo agli elettori siciliani che – scrive il pentastellato –non meritano questo trattamento. Musumeci ora ha il dovere di parlare chiaro. Non può continuare pilatescamente a lavarsene le mani come se niente fosse. Non può fare finta che succeda per caso”.
“Questo signore è il recordman di imputazioni della sua lista: ben 22 capi d’accusa. Io ho denunciato la sua presenza in lista il giorno stesso in cui sono uscite le liste! Ho pronunciato il suo nome in un video, pubblicamente. E c’è stata anche gente che mi ha attaccato dicendo che ero esagerato. E guardate adesso. Avevamo ragione. Ora: va bene il garantismo, ma qui l’unica garanzia è che uno così prima o poi te lo arrestano. E infatti è accaduto puntualmente. Non ci sono davvero parole. E Musumeci è colpevole di questa nuova onta che investe la politica siciliana. Le uniche liste pulite sono quelle del MoVimento 5 Stelle, linde come la mia camicia bianca. Non votate gli impresentabili, non votate chi se ne lava le mani, non votate chi è complice, non votate chi fugge dai confronti perché non ha uno straccio di programma, non votate chi gli assessori li fa scegliere a Miccichè“.
Anche Luigi Di Maio ha commentato l’arresto dell’impresentabile di Musumeci con questo video: “Vi avevo detto che stavano svuotando le carceri per provare a battere Giancarlo Cancelleri. Stamattina i magistrati hanno ricominciato a riempirle. Hanno arrestato uno degli impresentabili della lista che aveva pubblicato Giancarlo, ma il vero impresentabile è Musumeci e la schiera di gente che si sta portando dietro per provare a batterci”.
Infine, il candidato della sinistra, Claudio Fava: “Il sindaco di Priolo, candidato di Forza Italia nelle liste di Musumeci, è agli arresti domiciliari per gravi reati. Che farà adesso Musumeci con il suo candidato Antonello Rizza, chiederà agli elettori di non votarlo? Adesso non ne ha più bisogno. Forse, per come sono composte le sue liste, Musumeci dovrebbe dire piuttosto: mi ritiro, non votatemi più!”.