Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Il cambio della guardia alla Casa Bianca non sarà però immediato: dopo lo spoglio dei voti sono previsti diversi step prima di arrivare all’Inauguration Day, che segnerà l’inizio del mandato del 47° Presidente degli Stati Uniti, e che sarà il 20 gennaio 2025. Quel giorno il presidente e il vicepresidente si insedieranno prestando giuramento sulla Bibbia a Capitol Hill, in una cerimonia solenne seguita da decine di migliaia di persone assiepate lungo il National Mall. L’atto di giuramento del nuovo presidente comporterà il passaggio legale di poteri, immunità e responsabilità dalla vecchia presidenza alla nuova e anche l’inizio delle attività tra cui le visite di Stato e i summit internazionali.
La Sicilia può vantare un piccolo primato con il Tycoon che ha riconquistato la Casa Bianca, l’Isola nel 2017 fu infatti una delle prime mete raggiunte da Trump nel suo primo viaggio all’estero durante il suo scorso mandato. In quell’occasione Trump partecipò al G7 organizzato dal governo Gentiloni a Taormina ed effettuò una visita alla limitrofa stazione aeronavale di Sigonella, principale base delle guerre aperte e coperte Usa/Nato in Medioriente e Nordafrica.
Taormina riservò all’allora Presidente Usa e alla First Lady Melania una calorosissima accoglienza con un vero e proprio bagno di folla scandito da applausi e grida d’entusiasmo all’arrivo nella perla dello Ionio. Entusiasmo ricambiato dalla coppia presidenziale che conserva uno speciale ricordo di quella visita considerato che nel nuovo libro di Melania Trump, in uscita proprio in questa fase finale dell’anno, tra le 182 pagine delle sue memorie c’è una pagina e uno scatto speciale: un’immagine di Taormina dall’alto, scattata durante le giornate nella Perla dello Ionio di fine maggio del 2017.
E chissà che nel suo primo viaggio in Italia da 47esimo Presidente degli Stati Uniti, Trump non scelga di rifare una puntata in Sicilia magari per celebrare con Melania quell’amore a prima vista con Taormina.
C’è da dire però che Trump non detiene il primato di essere stato il primo Presidente Usa a visitare l’Isola. Prima di lui giunse in Sicilia Franklin Delano Roosevelt che in piena Seconda Guerra Mondiale atterrò all’aerodromo militare ‘Fontanelle di Castelvetrano (Trapani) per un briefing segreto che Roosevelt tenne con i suoi generali per il cambio della strategia statunitense nella conduzione della campagna militare alleata in Italia.
L’aereo, con a bordo Roosevelt, accompagnato dal generale Dwight Eisenhower era partito dal Cairo (dopo che i due erano stati a Teheran), aveva fatto scalo a Malta e, sorvolato quindi buona parte del teatro di guerra del Mediterraneo, l’8 dicembre del 1943 era planato sulla pista del piccolo ma funzionale aeroporto di Castelvetrano.
Seppure di breve durata, la visita di Roosevelt alla base aerea di Castelvetrano fece notizia in tutto il mondo: ne parlò, qualche giorno dopo il quotidiano australiano The Advertiser. E non mancarono all’evento gli operatori dell’Istituto Luce, che immortalarono, in un servizio per il loro cine-giornale, Roosevelt a bordo di una jeep mentre passava in rassegna le ordinate truppe americane.
Conclusasi con un cocktail la cerimonia ufficiale a Castelvetrano, Roosevelt ripartì nel pomeriggio per la Tunisia e in nottata per gli Stati Uniti.
Sarebbero passati ben 74 anni prima che un suo successore rimettesse piede in Sicilia.