A ilSicilia.it ,Mimmo Turano, l’assessore uscente alle Attività produttive nel governo Musumeci. Turano, rieletto all’Ars in quota Lega, tira le somme e il suo è un consuntivo molto positivo.
Ha spiegato i risultati del Carroccio all’election day. Un commento anche rispetto al ruolo che la Lega può rivendicare nella composizione del nuovo governo regionale guidato dal neo presidente Renato Schifani.
“Avere raggiunto il 12% nel momento peggiore per la Lega, perché il contenitore non era più quello delle europee dove tutti votavano Lega, per me è un risultato lusinghiero perché Trapani è stata la prima provincia in assoluto di tutta la Sicilia, vuol dire che le persone ci vogliono bene e ci seguono, riconoscendo il valore delle persone che si sono candidate. Mi fa specie che a rappresentare questo territorio ci sia la Furlan o Calenda. La considero un’ingiustizia perché qui abbiamo persone che conoscono i problemi e che avrebbero potuto rappresentare i bisogni della Sicilia occidentale al Parlamento nazionale. Sono certo che nel prossimo governo regionale e nella prossima struttura assembleare la Lega dirà la sua e saremo decisivi. Il presidente Schifani non ha bisogno di suggerimenti, può avere bisogno di collaborazione e noi comunque, a prescindere dal ruolo, siamo pronti a collaborare”.
“Chi mi succederà, troverà un assessorato molto diverso. Quando mi sono insediato, il nastro di partenza rispetto agli altri assessorati era un miglio indietro. Ci siamo messi a lavorare e abbiamo rimesso in pista le misure comunitarie, in questi 5 anni abbiamo speso un miliardo e 189 milioni di spesa nelle diverse misure e nei diversi assi. Ci siamo conquistati una credibilità e con il Mise abbiamo costruito un rapporto di collaborazione che ha impegnato 345 milioni per sostenere tutte quelle imprese che volevano innovare e che si qualificavano con la ricerca. Ricordo la riforma delle Asi, dell’Irsap, abbiamo portato le Zes il cui effetto si misura nei prossimi 14 anni. Quindi gli imprenditori, non si ricorderanno chi è stato Turano, ma sapranno che andranno a pagare la metà delle tasse, significa investimenti per le proprie imprese”.
E anche in tempi di emergenza sanitaria da Covid 19 “Abbiamo preso 2400 imprese e portate nel mondo, nonostante la pandemia che è stata devastante, per l’ internazionalizzazione”, e oggi si aggiunge il caro energia che “Non è un problema della Regione o dello Stato italiano, ma è dell’Unione Europea che deve fare la propria parte, altrimenti andiamo allo sbando. Passiamo da un’economia liberale ad un’economia di guerra per scelte scellerate di chi governa la Russia. Putin cerca di dimostrare ai suoi alleati mondiali che lui è nelle condizioni di entrare nel gioco dell’UE, cambiando i confini con un’invasione. E’ chiaro che rispetto al caro bollette e del gas, il prossimo governo nazionale deve dire la sua, imponendo in Europa la linea degli interessi legittimi degli italiani, al pari degli interessi dei tedeschi o dei francesi”.
“Faccio un ringraziamento sincero nei confronti di Nello Musumeci. Se ho fatto l’assessore alle attività produttive per 5 anni è perché ho avuto la fiducia piena del presidente Musumeci che mi ha permesso di governare un ramo dell’amministrazione così importante e per un periodo così lungo: non è soltanto bravura dell’assessore, ma è anche un fatto di solidità politica del presidente della Regione”, conclude l’assessore.