Il bando See Sicily, scaduto lo scorso 12 novembre, per la parte relativa alla promozione degli alberghi attraverso l’emissione dei voucher, verrà riaperto. È quanto annunciato dall’assessore regionale al turismo, Manlio Messina, che in occasione del confronto promosso dalla Sezione Turismo e Nautica di Sicindustria Palermo, guidata da Toti Piscopo, ha preso un doppio impegno con le imprese: riaprire, per l’appunto, i termini di See Sicily e farsi portavoce in Conferenza Stato-Regioni e con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact) affinché vengano riaperti i termini anche dell’avviso nazionale per il fondo perduto destinato a tour operator e agenzie di viaggio.
“Come Sicindustria ha evidenziato la scorsa settimana – dice Piscopo – in Sicilia c’è una grossa fetta di microimprese che per dimensioni, organizzazione interna, e le diverse criticità legate all’attuale situazione, non sono state nelle condizioni di concorrere ai bandi, pur avendone i requisiti richiesti. L’impegno della Regione è quindi fondamentale e si inserisce in percorso comune tra pubblico e privato che passa attraverso un confronto serrato e non formale, sinergico e non individualistico, innovativo e non tradizionalista. Ed è in quest’ottica che come Sicindustria mettiamo a disposizione le nostre segreterie di sezione perché diventino per l’assessorato un punto di ascolto privilegiato”.
Piscopo ha inoltre chiesto “certezze di impegni precisi, tempi e regole” e, ricordando Giuseppe Cassarà, già presidente regionale di Federturismo Sicindustria, ha lanciato un appello al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, e al parlamento tutto affinché “la legge sul turismo, per cui Cassarà si è battuto fino alla fine, venga messa al centro dell’attività legislativa”.
Una richiesta analoga l’ha quindi rivolta al presidente della Regione, Nello Musumeci, affinché “possa individuare nel turismo la linea guida di un’azione di governo trasversale e incisiva sui diversi assessorati. Un’azione innovativa in grado di valorizzare l’intera filiera turistica ad iniziare dalla ricettività, al sistema distributivo delle AdV e dei TO mettendola a sistema con quell’economia del mare di cui la nautica rappresenta una componente rilevante e quell’economia della terra che vede agricoltura e ruralità quali poli produttivi e di possibili investimenti”.
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