“Siracusa in “dress code” è pronta ad accogliere i turisti che pernotteranno negli alberghi cittadini già dalla Domenica delle Palme. Inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli saranno gli stranieri che avvieranno la stagione turistica. Gli americani prospereranno (si spera) in maniera più corposa dal 22 maggio, quando si apriranno i collegamenti aerei diretti tra Catania Fontanarossa e New York. Si attendono viaggiatori pure dalla Cina, Corea del Sud e dai Paesi dell’Est europeo“. Ecco, in sintesi la fotografia del turismo della prossima stagione, nelle parole di Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che aggiunge: “Il vantaggio per gli operatori di ospitare turisti stranieri è dato dal fatto che essi appartengono al bacino alto-spendente, portando maggiore ricchezza all’economia siracusana: richiamati dallo shopping (spesa prevista 25%) e in misura maggiore dall’enogastronomia, comparto a cui destineranno il 42% della spesa viaggio. In misura minore, a causa del carovita, a Pasqua e per i due ponti del 25 aprile e del 1° maggio, si segnala l’arrivo di italiani e numerosi siciliani provenienti dalla parte centrale e occidentale dell’isola i quali, con occhio attento, baderanno a contenere i costi, analizzando in maniera accurata il rapporto qualità-prezzo. Pernotteranno nella nostra città non più di due giorni”.

Ancora altri dati: “Noi Albergatori – prosegue il presidente Rosano – ha stimato che nel solo mese di aprile i soggiorni di italiani e stranieri cresceranno del 10/12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le previsioni dei flussi turistici per il 2025, per la nostra città, sono sostanzialmente positivi. Una stagione turistica che crescerà ulteriormente con gli spettacoli classici al Teatro Greco. Già molte le prenotazioni di camere dall’Italia e dall’estero per i concerti di Giorgia e per lo spettacolo di Enrico Brignano e via via per tutti gli altri eventi, come il premio letterario Vittorini, per citarne uno, che allungheranno la stagione turistica fino alla fine dell’anno in corso”.
Rosano ne è certo: “Siracusa è ormai proiettata a superare la stagionalità e a mantenere, grazie all’aumento dei pernottamenti, le attività turistiche e commerciali per almeno 10/11 mesi all’anno. L’intensità turistica influenzerà di sicuro l’aumento di occupazione, anzitutto giovanile, che alzerà in maniera significativa l’asticella del Pil, a vantaggio dell’economia siracusana, indebolita oggi dalle incerte prospettive del settore industriale. Queste ovviamente sono le attuali positive previsioni. Ma andrà proprio così? Difficile dirlo. Sebbene l’applicazione dei dazi statunitensi sia stata rimandata, temiamo le tensioni che stanno stravolgendo il contesto sociale, geopolitico e soprattutto economico legato alle continue “trumpate” del presidente degli Usa. Il provocato caos globale sui mercati internazionali, con il crollo di tutte le borse e il deprezzamento del dollaro, rischia di cagionare l’indebolimento dell’economia mondiale. Preoccupano pure recessione e inflazione che stanno generando incertezza non soltanto in Europa: ingredienti che, con la diminuzione del potere di acquisto dei consumatori, impatteranno negativamente sul turismo, spingendo le persone a rinviare o annullare l’acquisto di una vacanza. Al momento il calo delle prenotazioni è pressoché marginale, ma cosa succederà nei prossimi mesi?”.
Rosano conclude: “In codesto imprevedibile contesto, dobbiamo, tuttavia, essere ottimisti che ciò non accada: dobbiamo però essere pronti a mettere in gioco le carte delle azioni possibili per non essere colti impreparati. Evitando, in astratto, l’aumento dei costi di hotel, ristoranti, aerei e servizi”.