Bellezze naturali, un patrimonio artistico immenso, un’enogastronomia indimenticabile ma anche investimenti su film, fiction e corti in cui la Sicilia è protagonista e sul turismo esperienziale, campagne rivolte agli stranieri e molto altro.
“Nel periodo gennaio-ottobre le presenze turistiche – racconta l’assessora al Turismo della Regione Elvira Amata nel corso del Mice trade show a Venezia – sono cresciute del 7%. In particolare l’aumento è stato del 5,7% nel comparto alberghiero e del 10,5% nell’extralberghiero. Nel complesso, secondo dati ancora non definitivi, si tratta di 15 milioni di presenze, di cui 7 milioni 443mila stranieri. Si tratta di dati molto positivi, che dimostrano che il lavoro messo in atto è stato svolto nella giusta direzione”.
Trasporti e infrastrutture sono, però, alcuni dei nodi ancora da sciogliere. “Stiamo agendo sui collegamenti aerei e sui costi e anche su treni e altri collegamenti interni. Abbiamo fatto dei passi in avanti – ammette – ma ancora possiamo migliorare molto”.
La presenza degli stranieri, che “permette realmente destagionalizzare i flussi e allungare la stagione” anche ai mesi invernali, registra un aumento del 19% rispetto al 2022. “Abbiamo già superato tutto l’anno scorso, quando si sono registrate 6 milioni di presenze. Possiamo dire che è stato fatto un buon lavoro verso gli altri Paesi” aggiunge l’assessora.
Tra i vari passi messi in atto dalla regione anche l’introduzione del Cir, codice identificativo regionale delle strutture, che ha fatto emergere il sommerso: “Siamo passati da 7.000 a oltre 34.000 strutture. Ora il governo e la ministra del turismo Daniela Santanchè ragionano sul Cin, il codice identificativo nazionale, e sono convinta che farà bene all’Italia, così come il Cir ha fatto bene alla Sicilia e alle altre regioni che lo hanno adottato”.
I, clima mite della Sicilia permette un’offerta completa tutto l’anno ma, spiega Amata, “abbiamo anche voluto intercettare i desideri dei viaggiatori, specialmente gli stranieri, che si sono trasformati. Si cerca un turismo esperienziale, lento, a contatto con la natura. Si vogliono conoscere la storia e le tradizioni del popolo che si va a visitare. E in Sicilia si trovano percorsi naturalistici molto belli ed emozionanti, con cammini e sentieri ma anche treni storici”.
La Regione sta lavorando anche su enogastronomia e patrimonio culturale “con progetti come ‘Soste di Ulisse’ con chef stellati e eventi, letture e festival durante tutto l’anno. Vogliamo ampliare ancora l’offerta perché chi viene in Sicilia, che sia giovane o anziano, da solo o in famiglia, possa fare tutto quello che vuole. La Sicilia è per tutti”, conclude Amata.