Restano in carcere anche i due quindicenni coinvolti nell’omicidio di Marouene Slimane, il tunisino di 30 anni ucciso all’alba di Capodanno nei pressi della discoteca “La Dolce Vita” di Vittoria.
Lo ha deciso il gip del Tribunale per i minorenni di Catania, Alessandra Chierego, che ha accolto le richieste del sostituto procuratore Stefania Barbagallo, convalidando il fermo ed emettendo una misura cautelare in carcere per i due indagati. I loro difensori, gli avvocati Antonia Brancaforte e Mario Mascolino, avevano chiesto la misura alternativa degli arresti domiciliari.
Il gip di Ragusa aveva già convalidato il fermo del maggiorenne del gruppo e disposto per il 18enne la custodia cautelare in carcere.
Il questore di Ragusa ha chiuso per trenta giorni la discoteca. L’obiettivo è “porre un freno ad una situazione che costituisce un potenziale pericolo per il regolare mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, rappresentando quel locale un punto catalizzante di ritrovo di soggetti pregiudicati e pericolosi“, si legge nel provvedimento. Il titolare dell’ esercizio è stato anche denunciato e multato.