A Corleone è stato commemorato il carabiniere scelto Clemente Bovi, Medaglia d’oro al valor militare “alla memoria”.
Il militare venne ucciso l’8 settembre del 1959 da una banda composta da sei rapinatori, che lo colpirono con una fucilata in uno scontro a fuoco in cui Bovi riuscì ad uccidere uno di loro e a ferirne un altro. La cerimonia per ricordare il carabiniere si è tenuta in contrada Bicchinello, nelle campagne di Corleone, dove avvenne l’agguato e dove si trova un ceppo commemorativo. E’ stata deposta una corona d’alloro e benedetto il monumento che ricorda Bovi. Alla commemorazione hanno preso parte il colonnello Ivan Boracchia, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Palermo, il tenente colonnello Giulio Modesti, comandante del gruppo di Monreale, il capitano Daniele Giovagnoli, comandante della compagnia di Corleone, il sindaco di Corleone, Walter Ra, Salvatore Peri, cognato di Bovi, una rappresentanza dell’associazione nazionale carabinieri delle sezioni di Corleone, Piana degli Albanesi e Prizzi, nonché personale della polizia e della guardia di finanza.
Il carabiniere scelto era affettivo alla Stazione di Caltabellotta e quell’8 settembre di 65 anni fa, era tornato da un permesso che aveva trascorso con la sua famiglia, quando era stato fermato – di notte e in aperta campagna – da sei banditi, che avevano commesso almeno una decina di rapine. Nonostante fosse stato minacciato con le armi, Bovi aveva estratto la sua pistola d’ordinanza e aveva aperto il fuoco, da solo e allo scoperto. Conflitto impari al quale non era però sopravvissuto, raggiunto da una fucilata al petto.