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Un giapponese insignito del titolo di Principe della famiglia Borbone, strano ma vero. Almeno a sentire la storia che racconta Junsuke Kita. Se non si tratta di una favola, infatti, poco ci manca.
Junsuke è un musicista. Fin da piccolo ha avuto una grande predisposizione per il pianoforte, ma non ha mai potuto coltivare la sua passione. Ha cercato dunque di realizzare il suo sogno, decidendo di partecipare a un concorso che si tiene a Ragusa Ibla, dove si è esibito nell’esecuzione di una sonata di Čajkovskij.
In quell’occasione fu ascoltato da un’anziana nobildonna, la Gran Duchessa Tarja Vittoria Borbone d’Italia, che rimase affascinata dalla musica di Junsuke. Fu così che la donna decise di conferire al pianista il titolo nobiliare di “Principe Maestro Borbone di Sicilia”.
Nel dicembre del 2015 Junsuke ha creato una fondazione, la Prince Junsuke Peace Foundation, che ha come scopo quello di promuovere la pace nel mondo. Junsuke ha così deciso di ricostruire una “Nuova diplomazia reale” in giro per il mondo in cui attualmente ha coinvolto la Famiglia Reale Borbone d’Italia e la Famiglia Imperiale Volkov di Russia, per fare rivivere relazioni reali e storiche, iniziando una nuova e fitta collaborazione diplomatica tra Italia e Russia.
Junsuke e l’appartenente a un altro ramo dei Borbone, il Granduca Anatoli Vittorio Borbone, girano il mondo rappresentando la New Royal Diplomacy, fondazione che si pone l’obiettivo di mantenere i legami di amicizia tra le famiglie nobiliari d’Europa e di creare occasioni di convivialità.
In quest’occasione hanno incontrato una delegazione di diplomatici russi, accompagnata dalla giornalista Ingrid Nevenchennaya, che svolge attività diplomatiche con il governo, e di cui ha fatto parte anche l’esponente della diplomazia russa Sergei Dvorianov.
“La Sicilia è stata il il regno della famiglia Borbone, ed è un luogo dove torniamo per la seconda volta, a cui siamo profondamente legati – dice Junsuke – Stiamo dando vita alla nuova diplomazia reale e principalmente vorremmo intensificare le relazioni tra l’Italia e la Russia, mentre il Giappone guarda con grande interesse alle antiche tradizioni europee. Il Granduca Borbone e io abbiamo visitato San Pietroburgo lo scorso dicembre, invitati dalla delegazione russa, quindi questa volta li inviteremo nella nostra “terra” siciliana. La Sicilia è un posto molto importante che ha cambiato la mia vita”.
Durante la cena il Principe Junsuke ha eseguito un concerto per pianoforte e ha eseguito i brani de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, richiesto dalla delegazione russa, oltre all’inno nazionale russo e a quello italiano.
Testo di Manlio Melluso e video di Alessia Rotolo e Marta Occhipinti