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Accoglienza tiepida per la proposta rilanciata da Gianfranco Micciché di riunire i moderati di destra e di sinistra in un nuovo Patto del Nazareno per un un fronte antisovranista, almeno a sentire le voci di chi era alla presentazione del libro di Fabrizio Cicchitto a Palazzo dei Normanni, “Storia di Forza Italia 1994-2018“. Alla presentazione, moderati da Giovanni Pepi, oltre all’autore c’erano, appunto, il Presidente dell’Ars Micciché, il senatore azzurro Renato Schifani e l’ex sindaco Pd di Catania Enzo Bianco.
Per il senatore Schifani, le difficoltà sono prettamente di carattere politico: “Nel Pd il cambio di passo con la nomina di Zingaretti mi dà la sensazione di un ritorno a voler ricostruire la sinistra di Bersani e altri – ha affermato – Ritengo difficile che il Pd che si è dato un percorso di ricomposizione di tutta l’area della sinistra possa discutere con un centro moderato. In questo momento io non vedo diversità di alleanze in quanto Forza Italia è un partito moderato del popolarismo europeo che guarda alla destra moderata“.
Enzo Bianco sottolinea come Forza Italia abbia una natura conservatrice e che, se una collaborazione può esserci, si sostanzia nella sola difesa dei valori costituzionali. Ma la prospettiva deve essere diversa: “Forza Italia ha nel suo patrimonio genetico il desiderio di rappresentare una componente moderata e conservatrice, non estremista e arrogante e sprezzante – ha detto l’ex ministro – L’intima natura di Forza Italia è questa, se qualcuno pensa di spostare verso un’altra prospettiva politica, tanto vale che vada direttamente nella Lega”. E sulla collaborazione col Pd: “Ci può essere una collaborazione nella fase di difesa dei valori della Costituzione. In prospettiva io sogno una democrazia con due grandi poli, uno moderato-conservatore e uno moderato riformista e insieme,e si alternano alla guida del Paese uno di seguito all’altro“.
Fabrizio Cicchitto analizza l’attuale momento politico e i possibili scenari futuri per Forza Italia: “La condizione è che Forza Italia si distingua nettamente non solo dal M5s ma anche da Salvini e dia voce a un’area di centro che c’è nel Paese – afferma – e che è distinta dal Pd, ma che non vuole avere nulla a che fare con questo pessimo Governo. FI deve dare voce a questa area di centro moderata, liberale e riformista. Venti anni pesano – ha spiegato – pesa anche l’età di Berlusconi, il cui carisma è stato trainante per il partito e poi hanno pesato errori politici: aver sostenuto il governo di Letta per togliere dopo pochi mesi l’appoggio, aver fatto il patto del Nazareno e averlo fatto risaltare dopo un anno. Condurre un movimento a zig zag significa anche pagarne le conseguenze. Questo comportamento – conclude – ha dato spazio a Salvini“.