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La manovra del Comune

Un tesoretto da oltre 60 milioni per Palermo, passa la delibera sull’avanzo vincolato: l’elenco delle opere previste

venerdì 20 Settembre 2024

Pioggia di milioni sulla città di Palermo. Dopo oltre un giorno di battaglia, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera relativa all’utilizzo dei fondi dell’avanzo vincolato. Una somma complessiva che supera i 60 milioni di euro. La variazione di bilancio trova l’ok di Sala Martorana con 18 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun contrario.  Il voto conclusivo è stato caratterizzato da un lungo applauso fatto da tutti i presenti. Decisivo l’accordo raggiunto nel pomeriggio di oggi, attraverso un sub-emendamento a prima firma Forello con il quale è stato integrata la proposta presentata nella serata di ieri dalla maggioranza.  Un documento che ha superato anche le resistenze di Fratelli d’Italia, il cui capogruppo Giuseppe Milazzo è stato fra i più accesi interpreti di una seduta che ha vissuto decine di ore di sospensione, con dibattiti decisamente accesi fra i corridoi e le sale di Palazzo Comitini. Passa anche un secondo emendamento relativo alla riorganizzazione del fondo di riserva e ben undici ordini del giorno. L’aula si è così aggiornata alla prossima settimana.

Cosa prevede la delibera dell’avanzo vincolato

Secondo quanto previsto dall’atto relativo all’avanzo vincolato, si registra una previsione di 800.000 euro per l’acquisto di mezzi per la polizia municipale, 2,4 milioni di euro per l’implementazione della segnaletica stradale di Amat, 1 milione per l’integrazione di arredo urbano e new jersey, circa 870.000 euro per il co-finanziamento del progetto Primus relativo alla manutenzione delle piste ciclabili, 1,2 milioni di euro per la rigenerazione urbana dei Quattro Canti, 500.000  euro di investimenti nel centro storico (legge regionale 25/93), 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di immobili vincolati e monumentali del centro storico.

E ancora 500.000 euro per gli interventi di riqualificazione in piazzale Ungheria, 1,4 milioni per il progetto di ristrutturazione ed integrazioni di sicurezza in via Roma, 4 milioni di euro per interventi di rigenerazione del verde e di messa in sicurezza dei danni causati dalle radici degli alberi, 150.000 per le consulenze relative al piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), 150.000 euro per l’acquisto di beni durevoli da parte della Reset, 270.000 per l’acquisto di gabbie modulari per il canile municipale.

La lista poi prosegue con 1,5 milioni di euro per l’accordo quadro per l’adeguamento anti-sismico ed impiantistico degli istituti scolastici, 150.000 per la manutenzione degli ascensori delle scuole, 300.000 per l’integrazione dei contributi alle scuole per investimenti diretti, 160.000 euro per il fondo rotazione progettazione, 1,5 milioni di euro per interventi di manutenzione pericolante e protezione civile, 880.000 per l’acquisto di mezzi tecnici della protezione civile, per il canile municipale e per nuovi defibrillatori.

E la lista prosegue

Si aggira intorno ai 14 milioni di euro il fondo per la riqualificazione di strade e marciapiedi. Di questi, 500.000 euro andranno all’ammodernamento delle pensiline e agli ammodernamenti di sicurezza per l’utenza diversamente abile. Spunta poi un fondo contributi da 1 milione di euro per le imprese (in cui ci sarà anche un incentivo per chi passerà dalle carrozze a trazione animale a quelle elettriche), sulla base di un regolamento comunale del 14 settembre. Ci sono poi 3,7 milioni di euro dall’avanzo vincolato per i servizi sociali (di questi 3 milioni dal piao di zona e circa 700.000 euro per il bonus figli).

Scende a 3 milioni di euro l’appostamento per i lavori allo stadio Renzo Barbera. C’è poi un altro milione per il fondo rotazione progettazione. Due milioni di euro per gli interventi sugli immobili di edilizia residenziale pubblica, 1,5 milioni per i nuovi impianti di illuminazione pubblica, 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi (compresa la tribuna del Velodromo), 2,7 milioni per l’integrazione dei lavori della piscina comunale, 2,5 milioni per la strada di collegamento alla cittadella della polizia della polizia di via Pitrè, 8,5 milioni per la riqualificazione degli immobili fuori dal centro storico, circa 1,5 milioni di euro per il rifacimento degli impianti fognari (fra cui quello del mercato ortrofrutticolo) e manutenzione dei canali di maltempo. E infine, 1,3 milioni di euro per gli interventi di potenziamento dei canali di maltempo.

Con successivo emendamento, a prima firma Forello, sono stati integrati ulteriori investimenti: 200.000 euro per la manutenzione staordinaria di vasche e laghetti dentro le ville comunali, 500.000 euro per gli impianti di videosorveglianza nelle aree verdi attrezzate, 350.000 euro per interventi sul dissesto-idrogeologico di via San Martino, 300.000 euro per eliminare i muri perimetrali di Villa Trabia e 100.000 per realizzare il primo parco pubblico inclusivo in città. Altre opere sono state inserite all’interno di appositi ordini del giorno.

Seduta campale in Consiglio Comunale

L’apertura dei lavori era stata fissata per le 11 di ieri mattina. Ma a Palazzo Comitini, a quell’ora, c’erano praticamente solo gli assessori e il sindaco Roberto Lagalla, impegnato in una riunione con i sindaci della Città Metropolitana. Dopo un paio d’ore fatte di capannelli e discussioni varie fra consiglieri, il dibattito ha avuto inizio con il minuto di silenzio dedicato alla memoria di Totò Schillaci. A quel punto, il presidente Giulio Tantillo ha subito comunicato la sospensione dei lavori fino alle 22 per consentire alla maggioranza di lavorare ad una proposta di “emendamento”. In pratica, il terreno dello scontro fra uffici, maggioranza ed opposizioni si è spostato nelle stanze private di Palazzo Comitini.

La famosa bozza di maxi-emendamento sarebbe dovuta giungere intorno alle 17. Ma del documento, a quell’ora, non c’era alcuna traccia. Le prime notizie si hanno soltanto intorno alle 20.30, con la comunicazione da parte del presidente Tantillo dell’arrivo del documento relativo all’avanzo vincolato. L’apertura dei lavori d’aula, annunciata per le 22, si sposta di un paio d’ore, fino ai piedi della mezzanotte. Le opposizioni non sono soddisfatte delle bozze. No, il plurale non è un errore. Dell’emendamento della maggioranza ne escono varie versioni. Almeno quattro. In aula è guerra per tutta la notte. I nervi in Consiglio Comunale salgono alle stelle. Fra Carmelo Miceli  (Gruppo Misto) e Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia) vola anche qualche parola di troppo.

La controproposta delle opposizioni

Sull’atto piovono emendamenti, 218 per la precisione. La maggior parte riportano la firma di Ugo Forello e Giulia Argiroffi. I due esponenti di “Oso”, in pratica, paralizzano i lavori. Una tattica già vista quando il motivo del contendere era più trascurabile, ovvero sui fondi di rappresentanza. Si arriva così alla mattina senza nemmeno chiudere la discussione generale. Il presidente pro-tempore Ottavio Zacco decide così di mandare tutti “all’intervallo” intorno alle 7, in modo da cercare un dialogo con le minoranze. Si perviene così alla definizione di una controproposta di maxi-emendamento (la quinta), inclusiva delle richieste delle opposizioni.

Fra queste, l’inserimento di un fondo da 600.000 euro per i percorsi pedonali protetti di accesso alle scuole, 600.000 euro per la progettazione e la fornitura di arredi adatti al pavimento monumentale di Palazzo delle Aquile (su cui la commissione Urbanistica aveva condotto un sopralluogo), 200.000 euro per la manutenzione staordinaria di vasche e laghetti dentro le ville comunali, 1 milione per il ripristino dell’area di compostaggio a Bellolampo (danneggiata dall’incendio del 2023), 500.000 euro per gli impianti di videosorveglianza nelle aree verdi attrezzate, 300.000 euro per eliminare i muri perimetrali di Villa Trabia, 350.000 euro per interventi sul dissesto-idrogeologico di via San Martino, 600.000 euro per la riqualificazione dei campetti di largo Gibilmanna e 1,7 milioni da immettere nell’accordo quadro sui parcheggi per finanziare gli esproprio necessari a realizzare una struttura lato monte al porticciolo della Bandita, in modo da consentire la piena visione della riserva naturale.

Accordo trovata a metà pomeriggio

In Consiglio Comunale però c’è aria di guerra. Motivo del contendere l’azione relativa al futuro parcheggio a sostegno del porticciolo della Bandita. Fonti di Radio Palazzo parlano di pugno fermo da parte di Fratelli d’Italia. Intorno alle 15 inizia a filtrare ottimismo: “forse si è raggiunto un accordo”, scrive via messaggio un consigliere d’opposizione. Dopodichè, ore di silenzio. La svolta arriva a metà pomeriggio, intorno alle 17. Fra le due coalizioni si raggiunge un patto d’onore, dal quale rimangono fuori diversi progetti, inseriti in ordini del giorno. L’aula riprende circa un’ora dopo, a mezza giornata di distanza dall’ultima sospensione. Il voto finale arriva intorno alle 19, contraddistinto dai complimenti generali e da un sonoro applauso. La guerra è finita. La delibera sull’avanzo vincolato è approvata.

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